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Serie A 1930-1931



Andamento del campionato

    Il torneo iniziò il 28 settembre 1930. La partenza spedita della Juventus (otto vittorie consecutive) definì subito le gerarchie; alle spalle dei bianconeri si alternarono inizialmente rivali più o meno attrezzate (Modena, Bologna, Napoli). Il Genova, partito con l'inaspettata sconfitta di Legnano, tentava di risalire posizioni, mentre erano più complicate le situazioni dell'Ambrosiana, terz'ultima dopo nove giornate e ormai eliminata dalla Coppa dell'Europa Centrale, e del Milan, che si ritrovò presto a galleggiare vicino alla zona più calda della classifica. Dal gruppo delle inseguitrici emerse la Roma, che il 21 dicembre si portò a un solo punto dalla Juventus; la squadra torinese ritrovò comunque energie per chiudere a +4 sui vivaci giallorossi e sul Napoli il girone d'andata. Si erano arenati sul fondo, intanto, il Livorno e le debuttanti Casale e Legnano, destinati a lottare fino alla fine per evitare le due retrocessioni.
    L'8 marzo, battendo nettamente la Pro Vercelli, la Juventus sembrò aver piazzato lo scatto decisivo sulle inseguitrici. In realtà, la settimana dopo la squadra bianconera fu travolta a Testaccio dalla Roma, che tentò dunque per ultima un inseguimento, trascinata dai gol di un Volk all'apice della sua carriera. I torinesi seppero comunque amministrare il vantaggio di tre punti fino alla fine e il 21 giugno, in un ideale passaggio di consegne, batterono l'Ambrosiana e si laurearono Campioni d'Italia a cinque anni dall'ultimo titolo.
    Dietro Juventus e Roma si piazzarono il costante Bologna e il Genova, con i gol di Banchero a sopperire al primo degli infortuni che inficiarono l'esperienza italiana di Stábile. Nel girone di ritorno avevano perso smalto squadre che avevano vivacizzato il girone d'andata (il bel Modena di Mazzoni, una Lazio in crescita e il Napoli di Garbutt, che firmò il record pareggiando una sola partita in tutto il torneo), mentre un'orgogliosa Ambrosiana risalì fino al quinto posto. Sul fondo, a salvarsi fu il Casale, che piazzò tre vittorie decisive nelle ultime gare casalinghe. Fu il Livorno a tentare un disperato aggancio sul finale, condannando anche il Legnano, ma il pareggio contro la Juventus, all'ultima giornata, gli fu fatale.