Andamento del campionato
L'agguerrita Ambrosiana partì lanciata, debuttando con un temibile 9-0 al Casale e agguantando la vetta solitaria alla quarta giornata. La Juventus iniziò dunque rincorrendo i nerazzurri, ma cadde il 12 novembre, nello scontro diretto, ed entrò a far parte di un folto gruppo di inseguitrici che, oltre al solito Bologna, annoverava anche la brillante Triestina di Pasinati e la rediviva Pro Vercelli, trascinata dal fiuto del gol del rampante Piola, capace di segnare 6 gol alla Fiorentina il 29 ottobre.
Chiuso il girone d'andata con tre punti di vantaggio sulla Juventus, l'Ambrosiana procedette con passo spedito anche nelle prime battute del ritorno. Il 28 gennaio, però, i milanesi caddero a Napoli, di fronte ai vivaci azzurri di Garbutt, che dopo una partenza a singhiozzo stavano scalando la classifica puntando sulla fase difensiva, e che conquistarono al termine la prima qualificazione alla Coppa Mitropa della società partenopea. Il 4 marzo l'odierna Inter scivolò nuovamente, in casa, per mano del non irresistibile Livorno e la Juventus, che intanto espugnando Trieste aveva colto il dodicesimo risultato utile consecutivo, si portò a -1 dalla capolista.
Nell'acceso finale il calendario fu rivoluzionato, per anticipare la fine del torneo e cedere il palcoscenico agli incombenti campionati mondiali. Vinse il duello la Juventus, che superò indenne lo scontro diretto del 1º aprile ed operò il sorpasso due settimane dopo, domando il Brescia e approfittando della sconfitta dell'Ambrosiana a Firenze: con sette vittorie in altrettante gare, i bianconeri si assicurarono il quarto titolo consecutivo. Nella Nazionale italiana che poche settimane dopo vinse il Mondiale, una grande fetta di titolari era di provenienza juventina.
Particolarmente concitata fu la lotta per evitare la retrocessione; fu il Casale, già ultimo al giro di boa, a cadere per primo; lo seguì a un turno dalla fine il glorioso Genova, travolto da problemi economici e societari. Nell'ultima giornata, il 29 aprile, le vincenti Brescia, Palermo e Torino soffocarono invece le speranze di aggancio del Padova, che tornò dunque in Serie B dopo due stagioni.
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