Andamento del campionato
Partì con passo spedito il Bologna del neoallenatore Árpád Weisz; i petroniani tennero testa a tutte le rivali negli scontri diretti, e dopo dodici giornate conducevano con tre punti di vantaggio sul Torino, rilanciatosi in novembre grazie ad una serie di sei vittorie consecutive, e quattro sulla Juventus. Più in affanno la Roma, menomata alla vigilia del torneo dalle defezioni di Guaita, Scopelli e Stagnaro che, nell'incombere della guerra d'Etiopia, fecero ritorno nella natia Argentina per il timore di essere chiamati alle armi. Al termine del girone d'andata il Bologna rallentò la sua corsa, racimolò un solo punto in tre gare e fu sorpassata dalla Juventus, che risultò dunque campione d'inverno il 12 gennaio.
A marzo la lotta per il titolo sembrò estendersi al Torino, che tra la 24ª e la 25ª giornata tentò anche una piccola fuga, mentre rallentava la Juventus e risalivano posizioni la Roma e l'Ambrosiana, ristabilitasi dopo un inizio non entusiasmante grazie ai gol di Meazza, lanciato verso la sua seconda palma di capocannoniere. Il 12 aprile, a quattro giornate dalla fine, anche una sorprendente Triestina sembrò potersi inserire nella lotta scudetto, portandosi a -4 dal Bologna capolista. Nel convulso finale la Roma, forte della miglior difesa del torneo, avvicinò i petroniani fino al -1, ma i rossoblù di Weisz piazzarono nelle ultime due giornate le vittorie decisive, che riportarono a Bologna lo scudetto dopo sei anni. Fu un torneo equilibrato, come testimonia la classifica (le prime cinque classificate ebbero tutte dai 40 ai 35 punti), che sancì la fine del dominio juventino sul campionato e il primo alloro dello «squadrone che fa tremare il mondo», squadra solida sul piano fisico (solo 14 giocatori furono schierati da Weisz nel corso del torneo) e artefice di un gioco estremamente concreto.
In zona retrocessione, fu presto fuori dai giochi il Brescia; più agguerrita la lotta per evitare la seconda retrocessione, che coinvolse anche Napoli ed Alessandria, oltre al neopromosso Bari. Nelle ultime giornate la Sampierdarenese fu autrice, per il secondo anno, di un'importante rimonta, che le permise di staccare nelle battute finali del torneo il Palermo.
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