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Serie A 1941-1942



Andamento del campionato

    La partenza del campionato al 26 ottobre lo rese il più "tardivo" nella storia del girone unico. Nel torneo, oltre alle novità tattiche, influirono le scelte sbagliate da parte delle dirigenze delle grandi squadre, l'avvento delle nuove leve, la chiamata di molti calciatori alle armi e i bombardamenti sulle grandi città del Nord. Balzò immediatamente in testa la Roma, che superò indenne i blitz provenienti da Nord-Est (sugli scudi la grande sorpresa Venezia e la Triestina) e riuscì a mantenere la prima posizione per la maggior parte del girone d'andata. In grave crisi entrò il Bologna, che perse le prime tre partite, rimanendo all'ultimo posto in solitaria: la squadra risentì particolarmente dell'età avanzata dei suoi uomini chiave.
    La Roma, fedele al metodo e sospinta dai gol del ventenne Amadei, continuò la sua marcia regolare, e il 1º febbraio 1942 vinse il girone d'andata, seguita ad un punto dal Torino e dal Venezia, che si rivelò come migliore interprete del sistema inglese. L'8 marzo i lagunari approfittarono della sconfitta interna della Roma contro il Genova per balzare in vetta assieme al Torino. Iniziò dunque la lotta a tre, coi piemontesi in fuga, i lagunari in calo e i capitolini in ripresa: il 24 maggio, però, i giallorossi pareggiarono nel derby, mentre il Toro impallinò l'Atalanta (9-1). Sembrò il momento decisivo, invece i granata caddero sette giorni dopo a Venezia e concessero ai rivali un punto di vantaggio. L'ultima giornata (14 giugno), battendo il già retrocesso Modena, la Roma diventò Campione d'Italia per la prima volta.
    Stagione negativa per l'Ambrosiana, che precipitò al dodicesimo posto in classifica, solo tre punti sopra la retrocessione. La lotta per evitare la Serie B sembrò decidersi molto presto, con il Modena ed il Napoli già in netto ritardo a cinque giornate dal termine. A rivitalizzare la corsa furono i partenopei, che infilarono quattro vittorie consecutive ed arrivarono all'ultima giornata davanti al Livorno. Gli azzurri caddero a Genova all'ultimo turno, mentre gli amaranto espugnarono il fortino del Milano, portandosì in salvo. Salvezza anche per il Liguria neopromosso; capocannoniere, per la terza volta in carriera, fu il milanista Boffi, con 22 reti in 26 partite.