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Serie A 1946-1947



Andamento del campionato

    Il campionato, organizzato nuovamente su girone unico e con 20 partecipanti, iniziò il 22 settembre 1946; il favorito Torino impiegò alcune settimane ad ingranare, e pareggiò le prime tre partite casalinghe con Triestina, Sampdoria e Juventus. Peraltro fu proprio la situazione dei giuliani a sconvolgere l'equilibrio del torneo; per ragioni di sicurezza, gli Alleati che governavano Trieste vietarono per lungo tempo l'utilizzo dello stadio di Valmaura, e ciò costrinse la squadra a disputare la maggior parte del girone d'andata in trasferta o sul campo neutro di Udine.
    Dopo dieci giornate si ritrovarono appaiate al primo posto Juventus e Bologna, poi gli emiliani si bloccarono, persero tre gare di fila e videro i bianconeri allungare: il 2 febbraio 1947 furono "campioni d'inverno" davanti al Torino e al sorprendente Modena che, come il Livorno di qualche anno prima, era riuscito nell'impresa di ottenere ottimi risultati con giocatori provenienti dalle serie minori schierati dall'allenatore Mazzoni secondo la logica del vecchio Metodo. Sul fondo, languiva la Triestina, mentre l'Alessandria del ritrovato Rava riscattava una partenza negativa ed inguaiava la più quotata Inter, i cui nuovi acquisti fallirono clamorosamente.
    Fu proprio l'Alessandria a frenare la corsa della Juventus, il 23 febbraio; il Torino scattò in testa, vinse quattro gare consecutive, incluso il derby del 16 marzo, ed allungò, inseguita a distanza dal regolare Modena e dal Milan dell'astro nascente Carapellese. Nel mese di maggio il Torino consolidò il primato e lo scudetto diventò matematico già a tre giornate dalla fine, con il pareggio di Bari; alla fine, i punti di vantaggio su Juventus e Modena, che occuparono le piazze d'onore furono rispettivamente 10 e 12. Fu la stagione in cui il Torino mostrò tutta la prepotenza di un attacco decisamente concreto, che sfondò il muro delle 100 reti realizzate grazie ad un gioco estremamente rapido, ideale per disorientare gli avversari; il commissario tecnico dell'Italia Pozzo arrivò a schierare contemporaneamente tutti i dieci giocatori di movimento granata nell'amichevole dell'11 maggio 1947 contro l'Ungheria.
    Se furono degni di nota i campionati di Vicenza e Bari, l'Inter riuscì ad emergere dalle ultime posizioni alla distanza, lasciando le altre squadre a lottare per una salvezza incerta fino all'ultimo secondo; la Fiorentina ebbe la meglio sul Brescia e sul Venezia, ormai distante dalle glorie di pochi anni prima. La caduta in B fu risparmiata alla derelitta Triestina, ripescata d'ufficio in luglio per motivi patriottici.