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Serie A 1947-1948



Andamento del campionato

    Con il ripescaggio della Triestina per motivi patriottici, fu questo il campionato più lungo e affollato della storia con ventuno squadre al via. Il torneo iniziò il 14 settembre 1947 e si protrasse fino ai primi giorni del luglio successivo.
    Fatta eccezione per un passo falso a Bari, il Torino partì bene, e si portò in vetta alla sesta giornata. Da novembre a gennaio i granata avanzarono di pari passo con il Milan. Il 25 gennaio i rossoneri vinsero lo scontro diretto per 3-2 e due settimane dopo chiusero in vetta il girone d'andata con due punti di vantaggio sul Torino e ben sei sul trio formato da Inter, Juventus e Triestina, che trovò in un'attenta fase difensiva (il «mezzo sistema», che prevedeva l'ulteriore arretramento di un centrocampista) la chiave per scalare posizioni in campionato.
    Il Milan mancò dello scatto decisivo per lo scudetto e il Torino ne approfittò nel girone di ritorno. Il 21 marzo i lombardi persero a Bologna; poi, il 17 aprile, caddero anche a Bergamo, contro l'Atalanta in buona condizione, dopodiché calarono, pareggiando in casa contro la Roma non brillante e lasciandosi sconfiggere, anche in casa, dalla neopromossa Lucchese. Il Torino agganciò, superò e allungò con un ritmo serrato; alla trentacinquesima giornata collezionò dieci punti di vantaggio sul Milan. I rossoneri, infine, si lasciarono raggiungere dalla Triestina e dalla Juventus di Boniperti, capocannoniere con 27 reti. I granata invece fecero il 30 maggio una notevole impresa, rimontando da 0-3 a 4-3 la Lazio e ottenendo, grazie a ancora una sconfitta del Milan, la vittoria matematica dello scudetto con cinque giornate d'anticipo. Alla fine della quarantaduesima e ultima giornata, giocata in piena estate, il vantaggio del Grande Torino su Juve, Triestina e Milan fu di sedici punti.
    Il Napoli invece si mise in pesante crisi. Si staccò sul fondo e finì il girone d'andata con cinque punti di ritardo sulle quintultime. Malgrado un tentativo di rimonta, terminò la sua travagliata stagione con la retrocessione, venendo condannato anche all'ultimo posto per un tentativo di corruzione nella partita contro il Bologna.
    Rischò il declassamento anche la declinante Roma che, al penultimo turno, ottenne la vittoria necessaria per la salvezza nello scontro diretto contro la Salernitana. Oltre al Napoli e la Salernitana, caddero infine tra i cadetti anche il Vicenza ultimo sul campo, e l'Alessandria condannata da un negativo girone di ritorno. Si salvò la Lucchese, così come più che buono fu il campionato della Pro Patria, alla prima apparizione in massima serie in quattordici anni.