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Serie A 1951-1952



Andamento del campionato

    Il campionato iniziò il 9 settembre 1951. La matricola Como si ritrovò sola in testa alla terza giornata; tuttavia, la Juventus e i campioni uscenti del Milan recuperarono presto, issandosi in vetta al sesto turno. Bianconeri e rossoneri proseguirono a braccetto sino al 4 novembre, quando i meneghini approfittarono della sconfitta dei piemontesi, rimontati dalla Sampdoria, per andare in testa: vennero raggiunti un mese dopo, quando persero 5-2 contro il Padova, e superati in occasione della sconfitta di Bergamo, due giorni prima di Natale. Il 27 gennaio 1952 la Juventus fu simbolicamente campione d'inverno con 4 punti di vantaggio sul Milan e su una ritrovata Inter. Il girone di ritorno vide protagonisti i bianconeri che mantennero le milanesi a diversi punti di distacco finché, nello scontro diretto del 4 maggio, batterono per 3-1 il Milan andando a +7. Il 1º giugno, nonostante la sconfitta juventina nel derby d'Italia, lo scudetto fu al sicuro con 3 giornate di anticipo; a fine torneo, Boniperti e compagni distanziarono rossoneri e nerazzurri rispettivamente di 7 e 11 punti.
    Buoni i campionati della neopromossa SPAL e del Novara di Piola, il quale all'età di trentotto anni fu ancora capace di esprimersi ad alti livelli segnando 18 reti. Rischiò invece la retrocessione il Torino, deludente soprattutto per quanto concerne i nuovi acquisti (nonostante la doppia cifra raggiunta da Florio); chiuse agli stessi punti dei granata l'Atalanta, letteralmente trascinata dai gol (22 su 27 partite) di un Jeppson che verrà acclamato come il miglior straniero della A. Salvezza più tribolata per la Triestina, costretta ad affrontare ben due spareggi: il primo contro la Lucchese, che finì dunque in B, e il secondo, in una sorta di play-off ante-litteram, contro il Brescia secondo classificato nel torneo cadetto (a un punto dalla Roma), giocato a Valdagno il 13 luglio e vinto per 1-0 dai giuliani.
    Sul fondo della classifica rimase il Legnano, tornato in Serie A dopo ventuno anni e protagonista di un disdicevole episodio di cronaca: alla prima di ritorno, il 3 febbraio 1952, l'arbitro veronese Bruno Tassini – che diresse i lilla nello scontro-salvezza contro il Bologna, vinto dai rossoblù con un rigore a pochi minuti dalla fine – ricevette dapprima un ceffone da ignoti tra il pubblico legnanese che tracimò inviperito in campo, fatto che portò alla sospensione della gara, e in seguito fu aggredito alla Stazione Centrale di Milano da sette tifosi lombardi, che finirono per ruppergli otto denti; la squadra lilla subì lo 0-2 a tavolino nonché una pesante squalifica del campo e, già ultima dopo il girone di andata, vide irrimediabilmente compromesso il suo campionato. Ad accompagnare in B il Legnano, oltre alla Lucchese, ci fu il Padova, che aveva ceduto nel girone di ritorno.