Andamento del campionato
Per le grandi squadre l'inizio del campionato non fu particolarmente esaltante; dei tentennamenti di Inter e Milan e dei rovesci di Juventus e Fiorentina (rimontata dal redivivo Modena al debutto) approfittarono la sorpresa SPAL e, soprattutto, il Bologna che, in testa a partire dalla sesta giornata, respinse i tentativi di aggancio da parte del Torino e del vivace Catania. A novembre toccò alla ritrovata Juventus, che nelle prime giornate era partita male (un punto in tre gare), tentare e riuscire nell'aggancio ai rossoblù. Il 23 dicembre i bianconeri vennero però sopraffatti dall'Inter, che vinse lo scontro diretto. Un doppio pareggio intralciò la corsa nerazzurra e, il 13 gennaio, fu la Juve a terminare il girone d'andata in testa con un punto di vantaggio sui rivali, due sul Bologna e quattro sulla Lanerossi Vicenza. Zoppicante il cammino del Milan campione uscente, distratto dal felice percorso in Coppa dei Campioni e che rinunciò presto a Germano, mentre sul fondo si arrabattavano il Palermo, il Venezia e la deludente Sampdoria.
L'aggancio dell'Inter sulla Juventus arrivò infine il 3 febbraio 1963. Successivamente, dopo un mese di coabitazione al primo posto, i torinesi persero il derby e l'Inter balzò in testa: non lasciò più la prima posizione, aumentò il suo vantaggio e terminò il campionato a quattro punti di distanza dalla Juventus. Il 5 maggio la capolista perse seccamente sul campo della Roma, ma risultò essere matematicamente Campione d'Italia; fu dunque il primo scudetto dell'era Moratti-Allodi (e ottavo della storia interista), arrivato su rimonta dopo che nei due tornei precedenti erano stati proprio i nerazzurri ad essere superati. A contribuire in modo decisivo alla vittoria fu la difesa, già distintasi nei due precedenti tornei: Herrera puntò in questa stagione su un modulo maggiormente affine al catenaccio.
Sul fondo, Sormani trascinò il Mantova ad una tranquilla salvezza, mentre si verificò una lotta serrata tra i club di tre città di mare per evitare la Serie B. Un buon girone di ritorno permise alla Sampdoria di emergere finalmente dal fondo della classifica, dove il Palermo crollò per primo, presto seguito dal Venezia. All'ultima giornata, il Napoli perse contro l'Atalanta e venne superato in extremis dal Genoa, ritornando così tra i cadetti dopo un solo anno. Si salvarono le altre due neopromosse, lo stesso Genoa ed il Modena; i capocannonieri furono Harald Nielsen del Bologna e Pedro Manfredini della Roma, con 19 reti.
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