Andamento del campionato
Il campionato iniziò il 14 settembre 1969; partirono bene i campioni uscenti della Fiorentina, sorpassati alla quinta giornata dal Cagliari dopo la sconfitta interna contro gli stessi rossoblù. Era il 12 ottobre; la squadra sarda iniziò la fuga, ottenendo subito buoni risultati grazie a una squadra votata alla difesa, che approfittava in attacco dell'estro del veloce Riva. Un mese dopo, i punti di vantaggio su Fiorentina e Inter erano quattro.
Nel corso di dicembre il tecnico del Cagliari Manlio Scopigno fu squalificato per cinque mesi per aver insultato un guardalinee a Palermo, mentre fra le inseguitrici si aggiunse la Juventus, in ripresa dopo una partenza stentata che era costata la panchina a Luis Carniglia in favore di Ercole Rabitti: comunque, i sardi, affidati all'allenatore in seconda Ugo Conti, ressero e il 28 dicembre si fregiarono del titolo simbolico di campione d'inverno con un turno d'anticipo.
Nelle prime sette gare di ritorno i bianconeri incamerarono tredici punti; il 15 febbraio stesero il L.R. Vicenza, mentre il Cagliari pagò dazio a San Siro, venendo punito nel finale dall'ex Boninsegna e ritrovandosi i piemontesi a un solo punto di distacco. I rossoblù riuscirono ad aumentare il vantaggio a due punti la settimana dopo, mantenendo le distanze fino allo scontro diretto del 15 marzo, al Comunale di Torino. Ottenuto il 2-2 nel finale, il Cagliari poté lanciare la volata finale; la settimana dopo la Juventus cadde a Firenze e mollò la presa, lasciando il secondo posto all'Inter.
Il 12 aprile l'ormai lanciato Cagliari chiuse all'Amsicora la miglior stagione della sua storia, mandando in Serie B il Bari e festeggiando il primo scudetto. A soli sei anni dall'approdo in massima serie, la squadra rossoblù portò per la prima volta il titolo nel Mezzogiorno d'Italia, lontano dalle grandi città del Nord e del Centro, conquistando una vittoria ricca di significati per l'intera Sardegna; il Cagliari divenne il simbolo di un'isola distante, ritenuta «patria di pastori e banditi» – così spiegò Riva, tra i principali artefici della vittoria – e destinata a diventare in questi anni ambita meta turistica.
Le 21 reti di Riva valsero all'attaccante il titolo di capocannoniere, davanti alla sorpresa Vitali del Lanerossi, e la convocazione a Messico 1970, assieme ad altri cinque giocatori della squadra rossoblù: Albertosi, Cera, Domenghini, Gori e Niccolai. Le sole 11 reti subite dal Cagliari sono inoltre un record ancora oggi ineguagliato.
Assieme al Bari, che pure aveva disputato un buon girone d'andata, caddero in B il Palermo e il Brescia; per pugliesi e lombardi la permanenza in massima serie era durata appena un anno. La Lazio e la Sampdoria riuscirono invece a salvarsi grazie a un positivo girone di ritorno. Tormentato il campionato della Roma di Helenio Herrera che, troppo sterile in fase offensiva, non andò oltre il decimo posto.
|