Andamento del campionato
Il campionato iniziò l'11 settembre 1977. Dopo i sei gol al Foggia nella prima di campionato, i campioni in carica della Juventus si bloccarono dopo due giornate permettendo, in seguito alla sconfitta con la Lazio del 2 ottobre, al Genoa di passare a sorpresa in vetta solitaria.
Tuttavia già una settimana dopo i rossoblù saranno ripresi dal gruppo da cui si staccò, il 30 ottobre, il Milan. Quella stessa giornata fu segnata da una tragedia: al 50' del big-match tra Juventus e Perugia, il centrocampista degli umbri Renato Curi cadde a terra esanime, vittima di un infarto: tutti i tentativi di riportarlo in vita si rivelarono inutili. A ucciderlo fu una disfunzione cardiaca, mai diagnosticata prima sia dal personale medico della squadra che della Federcalcio.
I rossoneri rimasero al comando della classifica sino al 31 dicembre quando, pareggiando a Bergamo, furono raggiunti dalla Juventus; una settimana dopo i bianconeri presero definitivamente il comando della classifica e, il 22 gennaio 1978, ottennero il simbolico titolo di campioni d'inverno con due punti di vantaggio sui rivali cittadini del Torino.
Con l'inizio del girone di ritorno la Juventus prese velocità mentre, a inseguire, vi era un trio di squadre che, oltre a Torino e Milan, includeva anche il neopromosso L.R. Vicenza il quale, dopo un avvio stentato, era riuscito a trovare continuità grazie ad alcune scelte tattiche dell'allenatore Giovan Battista Fabbri volte a valorizzare le capacità del centravanti Paolo Rossi – che a fine stagione risulterà capocannoniere con 24 centri, ottenendo la convocazione per il campionato del mondo 1978 in Argentina.
Nelle settimane a cavallo dell'eliminazione in semifinale di Coppa dei Campioni, la Juventus accusò una frenata che si tradusse in due pareggi consecutivi: il Torino tentò un avvicinamento, ma il 30 aprile, pareggiando all'Olimpico contro una Roma non ancora sicura della salvezza, i bianconeri si riconfermarono campioni d'Italia per il secondo anno consecutivo, ottenendo il loro diciottesimo titolo.
Nelle posizioni immediatamente successive, grazie alla vittoria per 4-1 contro il Napoli, la rivelazione Lanerossi otterrà uno storico secondo posto che le varrà l'esordio sul palcoscenico internazionale. Assieme ai berici, conquisteranno il visto per la Coppa UEFA anche Torino, Milan e Napoli con i partenopei che, avvantaggiati da una miglior differenza reti nei confronti del Perugia, otterranno la qualificazione al torneo in seguito al raggiungimento della finale di Coppa Italia persa contro l'Inter.
Sul fondo della classifica, una rimonta nel finale salvò un Bologna che per gran parte del torneo era rimasto nella zona calda della classifica. All'ultima giornata, la sconfitta del Foggia contro l'Inter e il pareggio a reti inviolate tra Genoa e Fiorentina permisero ai viola di salvarsi grazie alla miglior differenza reti nei confronti di liguri e pugliesi, che scesero di categoria assieme alla matricola Pescara.
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