Andamento del campionato
Dopo il ciclo sacchiano, che aveva portato numerose vittorie internazionali, il Milan di Berlusconi cominciò a mietere successi in serie anche in Italia. I rossoneri diedero avvio, in questa stagione, ad un dominio che si protrasse per un lustro. Il torneo iniziò il 1º settembre 1991.
A Torino, il 15 settembre, in occasione della terza giornata di campionato, si giocò subito un importante scontro diretto tra Juventus e Milan, che si concluse sull'1-1. Le due squadre furono le protagoniste d'inizio stagione, con Inter e Napoli leggermente staccate ad inseguire. I bianconeri, complice il rinvio di una gara degli uomini di Capello, balzarono in testa alla quinta giornata, ma persero 7 giorni dopo la vetta solitaria della classifica a favore del Napoli (vittorioso 4-1 ad Ascoli), a sua volta rimontato e superato successivamente dal Milan; la squadra, guidata dal bomber olandese Marco van Basten superò a San Siro lo stesso Napoli per 5-0 il 5 gennaio, escludendolo dalla lotta scudetto, che si ridusse poi a due sole squadre a causa del calo dell'Inter nel girone di ritorno. I rossoneri vinsero il titolo d'inverno il 12 gennaio e chiusero, la domenica dopo, il girone d'andata con tre punti più della Juventus, collezionando nella prima parte del torneo 29 punti su 34 disponibili, un record che sarebbe stato migliorato (31 punti su 34) ancora dal Milan l'anno seguente.
I rossoneri continuarono la corsa e si presentarono allo scontro diretto, il 9 febbraio, con 5 punti di vantaggio. Favoriti dall'1-1 finale, continuarono la loro fuga verso il titolo nei mesi a seguire. Il 5 aprile il Milan travolse per 5-1 la Sampdoria per un ideale passaggio di consegne. Lo scudetto ormai era solo questione di tempo e la matematica certezza arrivò al San Paolo di Napoli con due giornate d'anticipo, il 10 maggio.
Il Milan vinse il campionato rimanendo imbattuto, ripetendo l'impresa dal Perugia nella stagione 1978-1979 (che non vinse il campionato) e come non accadeva ad una vincitrice della massima serie italiana dal 1922-1923, quando a trionfare fu il Genoa. Per i rossoneri fu il dodicesimo scudetto, primo di una lunga serie negli anni novanta.
Oltre alla conferma del Parma, fece bene il neopromosso Foggia dell'allenatore Zdenek Zeman, che chiuse al nono posto grazie ad un gioco altamente spettacolare. In zona Uefa un calendario favorevole aiutò la rincorsa della Roma, mentre rimasero escluse la Sampdoria campione uscente e, dopo 16 anni, un'Inter in crisi. Con diverse giornate d'anticipo sulla fine del torneo retrocessero il Bari, il Verona dopo un solo anno di permanenza in Serie A, la Cremonese e l'Ascoli.
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