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Serie A 2002-2003



Andamento del campionato

    Il campionato iniziò il 14 e 15 settembre 2002, con le gare del 2º turno ripartite in più orari: le milanesi, impegnate il martedì in Champions League (competizione che le avrebbe, poi, viste grandi protagoniste), giocarono il sabato vincendo i rispettivi impegni. All'indomani, la Juventus fece altrettanto: caddero invece le romane. L'undici allenato da Cúper non tardò a confermare la propria voglia di riscatto: il 6 ottobre andò in testa a punteggio pieno. All'inizio di novembre si fecero però superare, in casa, dall'Udinese: il successivo pari a Roma comportò il sorpasso ad opera del Milan, vittorioso sul Parma. I rossoneri fecero loro anche la stracittadina (in programma una settimana più tardi), venendo comunque fermati dall'Empoli. Ne approfittò la Lazio, imponendosi a Piacenza e ritrovandosi a guidare la classifica. La 13ª giornata, segnata dalla sfida incrociata tra Milano e Roma, mutò nuovamente gli equilibri: il 3-3 dei biancocelesti con i nerazzurri premiò gli uomini di Ancelotti, trionfanti per 1-0 sui giallorossi. In questo frangente i campioni uscenti della Juventus palesarono le maggiori difficoltà, andando a perdere con il Brescia e gli stessi laziali (protagonisti di un buon rendimento esterno). Alla conclusione del girone di andata gioì il Milan, che mise in cassaforte il titolo d'inverno grazie alla sconfitta dell'Inter in casa del Perugia.
    Ancora una volta, però, il dominio rossonero risultò effimero: già dalla prima giornata di ritorno l'Inter fu nuovamente prima. A metà febbraio, subì l'aggancio di una rinata Juventus: le due squadre furono a pari merito sino allo scontro diretto, giocato il 2 marzo. Il 3-0 dei bianconeri permise loro di ottenere il comando in solitaria, per altro confermato durante l'intero mese. Dal canto suo l'Inter, vittima di una crisi in termini di risultati, non fu capace di colmare il divario. Il buon comportamento delle squadre nazionali nelle coppe europee, con l'accesso alle semifinali di ben 4 formazioni tra Champions e Coppa Uefa, costrinse ad una modifica del calendario: le ultime 4 giornate, tutte a maggio, furono anticipate alle 15:00 del sabato. Il 3, Torino e Como salutarono in anticipo la categoria: 7 giorni più tardi festeggiò la Juventus, che grazie al 2-2 con il Perugia (avversario che 3 anni prima le era costato il possibile tricolore) ebbe la certezza del primo posto. Alle sue spalle arrivarono i nerazzurri, per altro sconfitti dai concittadini in Europa: a questi ultimi non sfuggì la coppa, che significò anche per essi la qualificazione diretta all'edizione seguente. L'unica a qualificarsi per i preliminari fu la Lazio: la partecipazione alla Coppa Uefa fu per Parma, Udinese e Roma (che, ammessa in quanto finalista della Coppa Italia vinta dal Milan, beffò un Chievo autore di un'altra buona annata). Con il Piacenza già condannato alla B, l'ultima retrocessione fu decretata da uno spareggio tra Atalanta e Reggina: i calabresi guadagnarono la permanenza, grazie al gol segnato sul campo degli orobici.