Andamento del campionato
L'allargamento a 20 squadre segnò, di fatto, un'era nuova per la Serie A. Già il 19 settembre, alla seconda giornata, la Juventus si ritrovò a guidare la classifica in solitaria con bottino pieno. I bianconeri, che trovarono nel Milan l'unico possibile concorrente (considerati i difficili avvii di Inter e Roma, caratterizzati da vari pareggi e sconfitte), erano a +6 sui rivali dopo i primi 2 mesi di campionato. Pareggiato lo scontro diretto, portarono a casa il titolo di metà stagione con 2 punti sui lombardi. A fine gennaio, il distacco divenne addirittura di 8 lunghezze per le sconfitte dei rossoneri contro Livorno e Bologna. In seguito, i piemontesi caddero a loro volta con Sampdoria e Palermo finendo per essere agganciati il 19 febbraio, quando entrambe le formazioni scesero in campo negli anticipi del sabato.
A partire da tale punto, procedettero praticamente alla pari: l'unico tentativo di fuga dei torinesi, avanti di 3 punti alla 31ª giornata, fu subito vanificato. Il duello di testa si risolse con lo scontro diretto del 35º turno, vinto di misura dall'undici di Capello. Il Milan pareggiò quindi in casa del Lecce, mentre per la 37ª giornata anticipò al venerdì la sfida con il Palermo (a causa dell'impegno in finale di Champions League il mercoledì seguente): il 3-3 finale consegnò lo scudetto alla Juventus, che festeggiò sul campo 2 giorni più tardi. Il campionato dei bianconeri terminò con 86 punti, 7 in più dei precedenti campioni. Il titolo fu revocato nell'estate 2006, per le sentenze relative a Calciopoli.
In coda risultò invece un'accesa corsa per la salvezza, con 9 formazioni che alla penultima giornata non avevano ancora raggiunto l'aritmetica salvezza. L'unica a retrocedere in anticipo fu l'Atalanta, seguita all'ultima domenica dal Brescia che pagò l'addio di Roberto Baggio: alle "rondinelle" costò, in maniera decisiva, la sconfitta con la Fiorentina che ottenne a sua volta la permanenza (grazie anche all'esito della classifica avulsa). I risultati del turno di chiusura designarono il Parma e il Bologna quali sfidanti dello spareggio, l'ultimo nella storia della A: i felsinei vinsero per 1-0 la gara di andata (caratterizzata da 4 espulsioni, tra cui quelle degli allenatori) ma i ducali riuscirono a rimontare nel ritorno, imponendosi per 2-0 e spedendo i rossoblu nella divisione cadetta.
A seguito delle sentenze relative allo scandalo scoppiato nell'estate del 2006, il titolo conquistato dalla Juventus venne revocato e non assegnato ad alcuna squadra.
|