Andamento del campionato
L'Inter, favorita dai pronostici, scattò in testa grazie anche alla vittoria sulla Roma, accreditata come rivale: perse il comando alla sosta di ottobre, salvo riprenderlo subito. Dalla fine del mese, i nerazzurri presero il largo con una striscia record (tuttora imbattuta) di 17 vittorie consecutive: ciò racchiuse, in pratica, un intero girone in quanto l'Udinese (con cui la squadra ottenne 2 pareggi) fu affrontato prima e dopo la serie positiva.
L'Inter aveva accumulato un considerevole vantaggio sui giallorossi, ora secondi. Risultò quindi ininfluente la vittoria dei capitolini contro i milanesi, alla prima sconfitta stagionale, nel recupero del 22º turno. La festa venne soltanto rinviata al 22 aprile, quando il successo nerazzurro a Siena portò il 15º scudetto, secondo consecutivo e primo sul campo dal 1989. La formazione di Roberto Mancini chiuse il campionato con la quota di 97 punti, 22 in più dei rivali.
Lo scontato esito della corsa al tricolore concentrò i motivi di interesse sulle qualificazioni alle coppe, con l'altra milanese e l'altra romana ammesse alla Champions League: il Milan, campione d'Europa, guadagnò l'ingresso ai gironi nonostante il terzo posto (come avvenuto nel 2002-03, anche all'epoca in un campionato successivo al Mondiale). La Fiorentina, sul cui cammino incise la penalizzazione, dovette accontentarsi della Coppa UEFA: al torneo si qualificarono anche l'Empoli, autore di un positivo rendimento, e il Palermo.
In coda, da registrare le discese di Messina e Ascoli: l'altra retrocessione toccò al Chievo che, condannato da una sconfitta con il Catania, passò dal quarto posto del torneo precedente alla caduta in B.
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