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Serie A 2007-2008



Andamento del campionato

    Il campionato partì tra il 25 e 26 agosto 2007: la Juventus festeggiò la risalita con 5 reti, mentre Genoa e Napoli vennero entrambe sconfitte. Nelle prime settimane la Roma fu la squadra più in forma, andando in vetta il 16 settembre a punteggio pieno e senza gol incassati. Il 26, in occasione del turno infrasettimanale, pareggiò con la Fiorentina: l'Inter sconfisse la Sampdoria compiendo l'aggancio. Il mese terminò proprio con lo scontro diretto: la vittoria milanese per 4-1 mandò in testa i campioni uscenti. La formazione di Mancini continuò a vincere, mettendo un distacco sempre maggiore sui capitolini, comunque in scia. Juventus e Fiorentina, alle loro spalle, dettero vita ad una serrata corsa per il terzo posto, con i piemontesi autori di varie goleade. Deficitari i rendimenti di Milan e Lazio: in particolare i rossoneri non vinsero sul proprio campo sino al nuovo anno. La loro sconfitta nella stracittadina regalò, nell'ultimo turno precedente la sosta natalizia, il titolo d'inverno ai cugini.
    L'inizio del girone di ritorno spinse ancor più in alto la squadra di Mancini, che a metà febbraio poté vantare 11 punti sugli uomini di Spalletti, sconfitti a Siena e Torino. Alcune incertezze nelle partite seguenti, come i rovesci con Napoli (il primo in Campionato dopo 31 giornate) e Juventus e i pareggi con Genoa e Lazio, riaprirono la lotta per il primato: alla conclusione del mese di marzo, le due formazioni si ritrovarono divise da appena 4 lunghezze. Il mese di aprile non mutò la situazione, allorché vennero conseguite 4 vittorie di fila per parte ma il 35º turno fornì un primo verdetto, con l'aritmetico terzo posto della Juventus. Nei due turni successivi la capolista perse il derby e pareggiò con il Siena, ritrovandosi ad avere un solo punto sui giallorossi che dal canto loro battevano Sampdoria e Atalanta: le combinazioni di risultati resero l'ultima gara decisiva, come non avveniva dal 2001-02. La 38ª giornata si aprì con l'anticipo tra Sampdoria e Juventus, entrambe già certe della partecipazione alle coppe europee: altro verdetto già emesso era la retrocessione del Livorno, caduto in B la domenica precedente. I destini dello scudetto si intrecciarono con quelli della retrocessione: gli stadi di Parma e Catania, formazioni in corsa per la salvezza, ospitarono infatti nerazzurri e giallorossi.
    I primi tempi si chiusero col vantaggio romanista e il nulla di fatto sul campo parmense, per quello che sarebbe stato un clamoroso sorpasso in classifica. Nella ripresa l'ingresso di Ibrahimovic ribaltò la situazione: la doppietta dello svedese consegnò il tricolore alla sua squadra, condannando al contempo i ducali alla discesa. A pochi minuti dallo scadere, gli etnei trovarono invece la rete del pareggio che comportò la permanenza in massima serie: ciò a danno dell'Empoli, cui non bastò la vittoria sugli amaranto. Una beffa in extremis toccò anche al Milan: battere l'Udinese non fu sufficiente per il quarto posto, guadagnato da una Fiorentina vittoriosa sul Torino. Proprio i friulani completarono il quadro delle società ammesse alle coppe continentali, mentre il Napoli entrò in Intertoto.