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Serie A 2009-2010



Andamento del campionato

    Alla sosta di settembre, giunta dopo 180', la Roma ha già optato per il cambio in panchina: al dimissionario Spalletti subentra Ranieri, che la Juventus aveva esonerato nel maggio precedente. Gli stessi bianconeri sono protagonisti in avvio, al pari delle genovesi e della Lazio (sconfitta dall'undici piemontese alla terza giornata). Un primo spartiacque è rappresentato dal 6º turno, che va a chiudere il mese di settembre. La classifica muta con gli anticipi del sabato, in cui sorridono Sampdoria e Fiorentina che - battendo rispettivamente Inter e Livorno - si trovano ad occupare le prime due posizioni. La domenica (che fa registrare ben 4 pareggi col risultato di 1-1) vede lo stop torinese contro il Bologna, riuscito ad agguantare il pari nel recupero. Il Napoli si rialza dopo una partenza stentata, confermata invece dal Milan. Con 15 punti, i blucerchiati guidano la classifica per una settimana, ovvero fino alla sosta di ottobre. Il periodo successivo, segnato dal rallentamento partenopeo e dalla ripresa rossonera, incorona l'Inter che - anche in questo torneo - si conferma padrona del campionato.
    La formazione di Mourinho non incontra ostacoli sino a dicembre quando cade sul campo della Juventus, che si avvicina così alla vetta. Il derby d'Italia capita nella stessa giornata di quello romano, vinto dai giallorossi contro una Lazio a secco di successi da agosto. Dal canto dei bianconeri, l'aver sconfitto i campioni d'Italia si rivela un fuoco di paglia considerati i seguenti crolli con Bari e Catania (vittorioso, per l'ultima volta, a Torino nel 1963). L'Inter, nonostante il pari contro un'Atalanta sempre più immersa nella lotta per la salvezza (e che ha già sostituito Gregucci), porta a casa - per il 4º anno di fila - il titolo di metà stagione. Degno di nota il cammino della Roma, rinvigorita dal cambio in panchina: i giallorossi prendono a risalire la classifica, assestandosi nelle zone di vertice. La permanenza nei bassifondi, oltre ai bergamaschi, interessa invece anche Livorno e Siena.
    I progressi dei capitolini sono confermati all'inizio del girone di ritorno, con 6 vittorie in altrettante uscite. Nel frattempo l'Inter accusa uno sbandamento, pareggiando per ben 4 volte tra febbraio e marzo: la striscia negativa culmina nella sconfitta di Catania per un crollo che permette ai giallorossi ed al Milan, riaffacciatosi nei quartieri alti della classifica, di accorciare le distanze. Lo scontro diretto del 27 marzo viene vinto per 2-1 dagli uomini di Ranieri, che riducono ad una sola lunghezza il divario.
    Il sorpasso si concretizza 2 giornate più tardi, quando i nerazzurri vengono bloccati sul pari dalla Fiorentina e la Roma piega l'Atalanta. I risultati del 35º turno ribaltano tuttavia la situazione, con i milanesi che tornano in testa (sempre battendo i bergamaschi, ormai prossimi alla retrocessione) e i giallorossi sconfitti dalla Sampdoria. Viene così determinato un distacco di 2 punti, che rimane tale nelle partite successive in cui entrambe le formazioni riportano 3 vittorie: trionfando a Siena il 16 maggio, nel giorno del 65º compleanno del presidente Moratti, l'Inter si aggiudica il quinto tricolore consecutivo. Per la Roma c'è il secondo posto che vale l'ingresso diretto in Champions League.
    Da segnalare le ottime prestazioni di due neopromosse come il Parma e il Bari, che si piazzano rispettivamente all'ottavo e al decimo mettendo in mostra anche un buon calcio. Negativo invece il campionato di Fiorentina e Lazio che chiudono rispettivamente all'undicesimo e al dodicesimo posto. Lasciano la massima categoria l'Atalanta, il Livorno e il Siena: i bianconeri fanno così ritorno in cadetteria dopo 7 stagioni, per la prima retrocessione dalla A capitata loro.