Andamento del campionato
La nuova formula aveva reso le eliminatorie regionali un fastidioso incomodo dall'esito scontato. Tutte le principali società non ebbero difficoltà a superarle, mentre l'unico evento di rilievo avvenne fuori dal campo con la punizione a tavolino del Brescia per un tesseramento irregolare. Il gioco si fece interessante solo dopo le vacanze natalizie, quando iniziarono i quattro gironi di semifinale. I due gruppi più interessanti furono l'A e il C, in cui il Genoa riuscì ad eliminare i campioni casalesi in carica che non furono in grado di ripetere l'impresa dell'anno precedente, e il Torino a sua volta ebbe la meglio su una ormai vecchia Pro. Decisamente più agevoli i percorsi delle due grandi milanesi nei rispettivi raggruppamenti. È da segnalare come tutte le semifinali furono assai perturbate dalle abbondantissime nevicate invernali slittando di diverse settimane, un particolare, questo, normalmente marginale, ma in questo caso, come vedremo, determinante. L'inizio delle finali slittò dopo Pasqua, e l'andamento del torneo fu alquanto equilibrato. Clamorosa fu la rotta in cui il Genoa incappò a Torino incassando sei gol, tuttavia i grifoni si dimostrarono la squadra più regolare e si apprestavano ad accogliere i Granata a Marassi il 23 maggio, giorno di Pentecoste, per la gara decisiva: un pareggio e sarebbe stata la vittoria finale. Questa gara però, non si svolgerà mai.
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