Nonostante il proponimento della Federazione di ridimensionare il numero delle squadre partecipanti al campionato, i Comitati Regionali e le piccole squadre ebbero un peso tale da giungere ad un ulteriore allargamento del torneo. In ambito federale si era arrivati persino ad una rottura, con la costituzione di una “Lega Italiana del Giuoco del Calcio” da parte delle maggiori società piemontesi. Tuttavia lo scisma risultò effimero, in quanto le squadre dissidenti rientrarono nella Federazione. Il meccanismo di questa stagione fu talmente complicato che la stessa fase nazionale venne divisa in quattro gironi che precedettero poi un quadrangolare ed una finalissima che si svolse in piena estate.
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