[ Campionato a girone plurimo ]
[ Divisione Nazionale 1926-1927 - Girone A ] (prima fase)(fase finale) |
| delle squadre
|
Con la “Carta di Viareggio” avvenne la rivoluzione dei campionati italiani, voluta fortemente anche dal regime fascista, interessato al potere di attrazione sulle masse di quello che ormai era diventato lo sport popolare per eccellenza. Venne quindi istituita una “Divisione Nazionale” con due soli gironi di dieci squadre ciascuno ed un girone finale di sei squadre, con l'abolizione della finale, che nel corso degli anni aveva creato crescenti problemi di ordine pubblico, a causa delle accese rivalità tra le tifoserie avversarie. Questa stagione è caratterizzata anche dall'assenza quasi totale di squadre meridionali e segna l'inizio del dominio delle squadre metropolitane, con il declino delle provinciali, che subirono in maniera decisiva l'inizio del professionismo calcistico, caratterizzato dall'impiego di grandi capitali. Fu anche la stagione del primo grande scandalo calcistico perché il titolo vinto dal Torino (il suo primo scudetto) venne revocato ai “granata” per un tentativo di corruzione operato da un dirigente del Torino che cercò di corrompere un giocatore della Juventus offrendogli una somma di denaro. Il titolo non venne assegnato al Bologna, secondo classificato, ma rimase inaggiudicato. |
Il Napoli |
L'attaccante bolognese Schiavio contro i difensori juventini |
|
- Numero complessivo delle giornate trascorse in prima posizione: 9 - Numero massimo delle giornate trascorse consecutivamente in prima posizione: 8 (dalla 3^ alla 10^ giornata) - Peggiore posizione in classifica nel corso del campionato: 1. (alla 10^ giornata) - Vantaggio massimo sulla seconda in classifica: 4 (9^ giornata su: Bologna) - Vantaggio minimo sulla seconda in classifica nel girone di ritorno: 2 (8^ giornata su: Bologna; 10^ giornata su: Bologna) - Altre squadre che hanno occupato la prima posizione in classifica (dalla 4. giornata): Bologna: 4^ giornata |