[ Campionato a girone plurimo ]
[ Seconda Divisione 1921-1922 - Piemonte Valle d'Aosta ] (prima fase)(fase finale)
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Dopo la scissione del calcio nazionale in virtù della quale si ritrovarono due federazioni (C.C.I. e F.I.G.C.) per sanare la frattura, dopo tormentate trattative, il 26 giugno 1922 si arrivò alla pace vera e propria nel corso di un convegno in cui fu nominata la commissione che avrebbe stilato l'elenco delle aspiranti alla nuova Prima Divisione stabilendo le squadre ammesse di diritto e quelle che il posto in Prima Divisione se lo sarebbero contese sul campo in una serie di spareggi. In questa occasione la F.I.G.C. accettò la nuova struttura federale proposta dalla C.C.I. che prevedeva un Consiglio e relativa Presidenza più le due Leghe Nord e Sud aventi a loro volta un Consiglio e una Presidenza. Le due parti sottoscrissero la seconda delle soluzioni prospettate dall'arbitrato, ovvero 3 gironi di 12 squadre di cui 11 federali e 25 confederali per la sola Italia settentrionale più le 8 semifinaliste del vecchio Centro-Sud. |
Il Derthona riuscì a travolgere agevolmente il Vicenza, mentre lo Sport Club Italia, una delle più potenti società sportive milanesi in campo atletico (il Nazionale Lombardia F.C. fino al 1920-21 era stato la sua Sezione Calcio), a causa dell'assenza di diversi giovani partiti per il servizio di leva, non riuscì a mettere in campo undici giocatori e diede forfait anticipato, lasciando vincere i nerazzurri a tavolino. Nel secondo ed ultimo turno il Derthona affrontò il Treviso: |