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Serie B 1955-1956



Andamento del campionato

    Il campionato fu presto monopolizzato da un ristretto numero di squadre. L'Udinese, in particolare, non deluse le attese ed inanellò immediatamente cinque vittorie consecutive; scrisse De Cesari dopo la larga affermazione nello scontro diretto contro il Palermo del 9 ottobre. A seguire scattarono il Catania, una volta risolti alcuni problemi relativi alla condizione insufficiente di alcuni giocatori, ed il Palermo. Più effimero fu l'assalto del Cagliari di Silvio Piola, che rivelò a lungo andare problemi sulla tenuta della difesa.
    Con l'anno nuovo la vena dell'Udinese, imbattuta per tutto l'anno solare 1955, parve affievolirsi; ne approfittò il solido Palermo, primo in solitaria alla diciottesima, mentre il Catania, andava declinando per ragioni legate principalmente alla condizione atletica e a all'imprecisione dei suoi attaccanti. Al terzo posto finirono per insediarsi così il Como e la Simmenthal Monza, considerata rivelazione del torneo su cui l'Udinese ed il Palermo mantennero comunque distacchi considerevoli. Sia la permanenza in B del Palermo che quella dell'Udinese, promosse rispettivamente con due e una giornate d'anticipo, erano state relativamente brevi; se i bianconeri riconquistavano al primo tentativo «quella serie maggiore che appena dodici mesi prima» la vide protagonista, i rosaneri facevano ritorno in A dopo appena due stagioni.
    Sul fondo, il Verona, il troppo spregiudicato Bari, l'Alessandria in difficoltà nel girone d'andata, il Messina ed il Marzotto riuscirono a staccare nel corso delle settimane il Livorno e la Salernitana, che a causa di una serie di otto sconfitte iniziali occupava stabilmente l'ultima posizione sin dal principio del torneo; già a metà ritorno «troppo netto» sembrava «il vantaggio» delle concorrenti e «troppo scadenti» apparivano le due formazioni «per poter capovolgere la situazione». Se i toscani caddero in C dopo un'unica stagione, i campani si ritrovarono in terza serie per la prima volta dal 1943.