Andamento del campionato
Già dalla prima giornata, giocata il 14 settembre 1980, il Milan (costituito per gli otto undicesimi dagli stessi elementi che due anni prima avevano colto lo scudetto della stella) ottenne una vittoria interna su Bari, mentre la Lazio fu fermata sul pari all'Olimpico da un Palermo in cerca di punti per annullare la penalizzazione. Già nella settimana successiva, nessuna squadra poteva più vantare punteggio pieno salvo la SPAL, che divenne quindi la prima squadra a prendere il comando della graduatoria: nei turni successivi gli estensi guidarono la classifica assieme al Milan, ripresosi dopo le difficoltà iniziali, mentre sul fondo Palermo e Taranto avevano già annullato la loro partenza a handicap.
Il 16 ottobre la SPAL cadde a Bari lasciando il via libera a Milan e Lazio: nelle successive giornate milanesi e romani si alternarono al comando della classifica seguite da un folto gruppo comprendente Bari, Cesena, Foggia, Pisa e le due genovesi. Superato un periodo di calo a dicembre (in cui patì una sconfitta esterna a Taranto per 3-0), i rossoneri ripresero la loro marcia e assunsero il comando definitivo della classifica il 4 gennaio 1981, prevalendo per 2-0 a Roma nello scontro diretto coi biancocelesti. Al termine del girone di andata la classifica vedeva i milanesi in testa a +4 sulla Lazio e +5 su Cesena e Sampdoria.
Nella prima metà del girone di ritorno il Milan rimase stabilmente al comando del campionato con la Lazio leggermente staccata, mentre l'ultimo posto utile per la promozione se lo disputarono le due genovesi, il Cesena e la SPAL. A partire da marzo gli spallini iniziarono a mollare la presa, mentre i biancocelesti cominciarono ad accusare i primi segni di cedimento. Persa la seconda posizione in favore di un Cesena in rimonta, i capitolini parvero comunque avviati verso la promozione grazie a un pareggio nello scontro diretto col Genoa fin quando una serie di passi falsi, tra cui la sconfitta casalinga con una Sampdoria ancora in corsa ricacciò indietro i romani. Decisiva fu la penultima giornata: mentre il Milan, vincendo contro un Monza già retrocesso ebbe la certezza matematica della promozione, Genoa e Cesena sopravanzarono definitivamente la Lazio, bloccata da un pari interno contro il L.R. Vicenza su cui pesò un calcio di rigore sbagliato da Stefano Chiodi nel finale di partita.
La lotta per non retrocedere vide coinvolte numerose squadre, tra cui anche le due penalizzate: mentre il Palermo si mise al riparo grazie a una rimonta nel finale, al Taranto non riuscì la cosa risultando aritmeticamente declassato a 90' dal termine del torneo assieme all'Atalanta, alla sua prima retrocessione in terza serie. Seguì, all'ultima giornata, un L.R. Vicenza in crisi e la cui goleada contro il Cesena fu vanificata dai risultati utili ottenuti dalle dirette concorrenti. Chiuse la classifica il Monza, che cedette nell'ultima parte del campionato risultando matematicamente retrocesso con tre gare di anticipo.
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