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Serie B 1984-1985



Andamento del campionato

    Il campionato venne vinto dal Pisa, alla sua terza promozione in Serie A. Insieme ai toscani ottennero il salto di categoria due pugliesi, il Lecce che andava a debuttare nella massima serie a girone unico (dopo l'effimera comparsata dell'antenato Sporting Club Lecce nella Lega Sud d'inizio anni 1920), e il Bari assente dalla massima categoria da un quindicennio. Nerazzurri e giallorossi terminarono entrambi a quota 50 punti, coi primi avvantaggiati dalla differenza reti (+25 contro +14). Coinvolti nella lotta per la promozione fino all'ultima giornata furono il Perugia, arrivato quarto con 1 sola sconfitta al passivo e ben 26 pareggi — entrambi tuttora dei primati per la Serie B (il record di pareggi verrà poi eguagliato dal Napoli nel campionato 2003-2004, con un maggior numero di partite disputate) —, e la Triestina che cadde a Campobasso nel turno conclusivo, finendo staccata a –2 dai baresi.
    La lotta per la retrocessione interesṣ, tra gli altri, il Cagliari, il Catania e il Cesena: etnei e romagnoli giunsero alla salvezza a discapito dei sardi, caduti in Serie C1 assieme al Parma, al Varese e al Taranto. Tuttavia, i verdetti del campo furono in seguito ribaltati in sede penale, con il declassamento del Padova per illecito sportivo: la sentenza della CAF porṭ dunque al ripescaggio dei rossoblù. Gli equilibri del torneo furono confermati da un distacco di soli 3 punti tra il settimo e il quattordicesimo posto, occupati rispettivamente dal Pescara e dal Catania.