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Serie B 1986-1987



Andamento del campionato

    La prima giornata del campionato fu disputata il 14 settembre 1986: grazie a sette risultati utili consecutivi la Cremonese si portò al comando della classifica, seguito da un L.R. Vicenza capace di mantenere il punteggio pieno per tre gare. Successivamente i grigiorossi tornarono nel gruppo, da cui emerse presto il neopromosso Messina, primo al decimo turno e accreditatosi, nelle giornate successive, come diretto antagonista dei lombardi nella lotta per il primo posto. Le ultime battute del girone d'andata videro tuttavia emergere il Pescara che arrivò al giro di boa con un punto di ritardo sulla capolista e una lunghezza di vantaggio sul Lecce.
    All'inizio del girone di ritorno la Cremonese fu nuovamente riagguantata dal gruppo delle inseguitrici, al quale si erano aggregate alcune squadre finora rimaste in sordina come il Cesena e il Pisa. I grigiorossi tentarono più volte di riemergervi fin quando, all'ultima giornata, persero lo scontro diretto con il Pisa lasciando il via libera ai toscani e al Pescara, che conclusero ex aequo al primo posto; non ne approfittò invece il Genoa che, perdendo a Taranto per 3-0, non poté accedere alla zona promozione.
    A causa della sconfitta contro il Pisa i grigiorossi furono raggiunti dal Lecce (che prevalse di misura su un Cagliari già destinato alla discesa in Serie C1) e dal Cesena (che condannò il Catania, coinvolto nella lotta per non retrocedere) vedendosi costretti a disputare uno spareggio a tre. I risultati dei successivi incontri tagliarono fuori la Cremonese (che perse entrambi gli incontri), ma determinarono una situazione di parità tra Cesena e Lecce (che ottennero un pareggio nello scontro diretto e una vittoria con la Cremonese) che obbligò la disputa di un'ulteriore gara di spareggio, vinta dai romagnoli per 2-1.
    Retrocesso il Cagliari con tre gare d'anticipo, la penultima giornata vide sei squadre racchiuse nello spazio di un punto, tra cui la penalizzata Lazio, il L.R. Vicenza (che aveva ceduto alla distanza dopo un buon inizio, e quindi costretto ad affrontare lo scontro diretto con i romani), il Catania e il Taranto. Mentre gli etnei furono condannati da una sconfitta di misura contro il Cesena, la Lazio vinse all'Olimpico lo scontro diretto con i berici, rendendo necessario uno spareggio salvezza con il Taranto (vincente in casa contro il Genoa) e il Campobasso. Una vittoria a testa salvò laziali e ionici, decretando la discesa dei molisani in terza categoria.