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Serie B 1991-1992



Andamento del campionato

    Il campionato fu vinto dal Brescia di Mircea Lucescu, che ritornò in massima serie dopo un lustro. Assieme ai lombardi furono promosse due compagini adriatiche: il Pescara, riaffacciatosi in A grazie al ritorno del tecnico Giovanni Galeone, il quale rigenerò la squadra dopo due stagioni fallimentari, e l'Ancona, all'esordio in massima categoria. Vincendo fuori casa contro i già promossi marchigiani, guadagnò inoltre la promozione all'ultima giornata l'Udinese, che staccò il Cosenza sconfitto a Lecce. La Reggiana, seconda al termine del girone d'andata, cedette nella tornata conclusiva raccogliendo appena 14 punti.
    La lotta per non retrocedere vide invece numerose squadre coinvolte, con la classifica finale che ne racchiudeva 11 squadre in 3 punti. Dopo diciannove anni fece ritorno in Serie C l'Avellino, che dopo un inizio di stagione non disprezzabile a metà classifica, crollò nel girone di ritorno, piazzandosi ultimo e portando con sé il Messina sconfitto dal Modena nello scontro diretto all'ultimo turno. Per determinare le altre due retrocessioni si ricorse alla classifica avulsa dato che quattro squadre terminarono il campionato a quota 35 punti: detta graduatoria determinò la caduta diretta del Palermo (alla sua prima apparizione in B dopo il fallimento del 1987) e la salvezza diretta del Venezia, costringendo Casertana e Taranto a uno spareggio che vide prevalere i tarantini, ai supplementari, con il punteggio di 2-1.