Andamento del campionato
Nel primo campionato cadetto con tre punti per vittoria, si affermò il Piacenza trascinato dalla coppia offensiva composta dal giovane attaccante Filippo Inzaghi e dall'esperto centravanti Antonio De Vitis: gli emiliani si classificarono primi davanti dall'Udinese, che risalì anch'essa in Serie A dopo appena dodici mesi. Le restanti posizioni di vertice furono appannaggio del Vicenza, riuscito a tornare in massima categoria dopo i tempi di Paolo Rossi, vent'anni addietro, e dell'Atalanta. Gli orobici, dopo un difficile avvio che li aveva relegati ai margini della zona retrocessione, furono protagonisti di un'impronosticabile rimonta: i nerazzurri si unirono in extremis al gruppo delle promosse, superando nello scontro diretto la sorprendente e ambiziosa Salernitana del capocannoniere Pisano, in una gara che i campani erano obbligati a vincere, mentre i bergamaschi avevano a disposizione due risultati su tre.
Caddero invece il Lecce che, già retrocesso dalla A nella stagione precedente, ripiombò in terza serie a distanza di un ventennio, il Como e l'Ascoli ormai giunto alla conclusione di un ciclo: nel corso della stagione i marchigiani furono anche colpiti dalla scomparsa dello storico presidentissimo Rozzi. Considerate sfavorite ai nastri di partenza, giunsero invece alla salvezza la Fidelis Andria e il debuttante Chievo, questo ultimo rappresentante di un piccolo borgo veronese: sul finire del girone di andata i pugliesi occuparono addirittura il secondo posto, mentre i clivensi rimasero imbattuti nelle prime stracittadine contro il più blasonato Verona. L'obiettivo della permanenza fu conseguito anche dal Cosenza di Zaccheroni, che cominciò il torneo con 9 punti di penalizzazione, a discapito dell'Acireale.
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