Andamento del campionato
Vincitore del campionato fu il Brescia allenato da Edoardo Reja, di ritorno in A dopo due anni di assenza: un exploit decisamente inaspettato alla vigilia, dato che l'anno precedente le rondinelle avevano evitato solo in extremis la retrocessione in Serie C1. Ad accompagnare i lombardi in massima categoria ci furono due neopromosse dalla terza serie, il Lecce che mancava da tre stagioni, e l'Empoli proveniente da nove anni nelle categorie inferiori, mentre l'ultimo posto utile alla promozione fu appannaggio del Bari, squadra appena declassata dalla A, che risalì all'ultima giornata beffando il Genoa, quinto classificato a un solo punto dai pugliesi: fatale per i rossoblù si rivelò il pareggio sul campo del Ravenna (1-1) al penultimo turno.
Restò fuori dai giochi il favorito Torino che, dopo un avvio incerto, riuscì a risalire la classifica fino ad arrivare a quota 40 punti alla ventiquattresima giornata, ma conquistandone solo altri 10 nei restanti turni, chiudendo il campionato a metà classifica. Nella zona bassa della graduatoria retrocessero Cosenza, Cesena, Palermo e Cremonese; i grigiorossi subirono la seconda retrocessione consecutiva, tornando in C1 dopo sedici anni. Riuscì invece a salvarsi il Castel di Sangro, piccola matricola abruzzese allenata da Osvaldo Jaconi, chiamata a superare anche la tragedia della morte di due suoi giocatori, Danilo Di Vincenzo e Filippo Biondi, scomparsi in un incidente d'auto il 10 dicembre 1996.
A vincere la classifica dei cannonieri fu Davide Dionigi della Reggina con 24 gol; tra i giovani attaccanti si misero in luce Claudio Bellucci del Venezia e Cristiano Lucarelli del Padova: entrambi avrebbero poi avuto una buona carriera in A. Durante Ravenna-Brescia un petardo scagliato dalla curva giallorossa colpì il portiere azzurro Zunico costringendolo alla sostituzione; i ravennati vinceranno la partita sul campo (2-1), ma i tre punti verranno successivamente tolti alla squadra romagnola.
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