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Serie B 2003-2004



Andamento del campionato

    Il blocco delle retrocessioni del campionato passato, dovuto agli sviluppi del Caso Catania, e l'ammissione della Fiorentina (in luogo del Cosenza, radiato per fallimento) portarono all'allargamento dell'organico: la Serie B presentò così 24 squadre, numero mai raggiunto da nessun'altra divisione del campionato italiano. Lo sciopero attuato dalle altre società, in segno di protesta contro la Federazione, causò il rinvio della prima e della seconda giornata, in calendario per il 31 agosto e il 7 settembre 2003; in quest'ultima data si giocarono soltanto due partite: Catania-Cagliari (0-3) e Napoli-Como (0-1), mentre sugli altri campi (perlopiù all'esterno degli stadi) ci furono alcune proteste dei tifosi e le restanti gare non disputate furono recuperate l'8 ottobre. Il campionato partì quindi dalla terza, l'11 settembre, con un turno infrasettimanale. A stagione in corso, la FIGC modificò il regolamento: cinque promozioni dirette in A, più un'eventuale sesta da assegnare tramite uno spareggio interdivisionale. Rimasero invece quattro le retrocessioni in C1, includendo un possibile play-out tra la 20ª e la 21ª classificata se il distacco fosse stato inferiore a 5 punti.
    Al termine del campionato raggiunsero la promozione il Palermo (che schierava il capocannoniere Toni), il Cagliari (con il tridente Esposito, Zola, Suazo), il Livorno (allenato da Walter Mazzarri), il Messina e l'Atalanta. Lo spareggio interessò la Fiorentina, sesta, e il Perugia (15º in Serie A): l'esito del doppio confronto arrise ai toscani, di ritorno in massima serie dopo la retrocessione del 2001-02. Scesero in C1 il Como (alla seconda discesa in due stagioni) e l'Avellino mentre il Bari, sconfitto dal Venezia nel play-out, fu ripescato dopo il fallimento del Napoli. Un'altra sparizione, quella dell'Ancona (ultima classificata in A), evitò la retrocessione al Pescara. Il Napoli eguagliò il record di pareggi in campionato (26), precedentemente stabilito dal Perugia nel campionato 1984-85 (quando le squadre partecipanti erano 20, quindi con un minor numero di partite disputate).