Andamento del campionato
L'inizio del torneo vide protagonista il Torino di Ezio Rossi, che si issò in solitaria al comando alla classifica alla quinta giornata dopo cinque vittorie consecutive, ma venne superato già alla sesta dall'Empoli. Complice una crisi di risultati della squadra granata, i toscani poterono allungare in classifica, arrivando allo scontro diretto del 30 ottobre con tre punti di vantaggio: l'Empoli vinse 3-0 al Castellani e aumentò il proprio vantaggio a quattro punti sulla seconda, che nel frattempo era diventato il Genoa. Fino a dicembre le posizioni di testa rimasero stabili, con i rossoblu che gradualmente recuperavano terreno oltre all'inserimento del Perugia nella zona play-off; alla sedicesima giornata ci fu il sorpasso in vetta, con il Genoa nuovo capolista. Lo scontro diretto del 19 dicembre tra i liguri e i toscani premiò il Genoa, che imponendosi di misura al Ferraris per 3-2, portò a cinque i punti di vantaggio sugli inseguitori Empoli e Torino. I grifoni si laurearono campioni d'inverno il 9 gennaio con un turno d'anticipo, con sei punti di vantaggio sul Torino, divenuti poi sette sulla nuova seconda in classifica, il Perugia, al termine del girone d'andata.
Alla 24ª giornata ci fu un altro scontro diretto, tra il Genoa e il Torino (che si trovava secondo in coabitazione con Empoli e Perugia), il quale finì in pareggio, mantenendo invariato il distacco di +8 dei grifoni sulle seconde, alle quali si erano aggiunte anche Verona e Treviso, lasciando il Perugia leggermente indietro. Il Genoa rimase saldo al comando, mentre in seconda posizione si stabilizzò dalla 29ª giornata l'Empoli, con distacchi da un massimo di sei a un minimo di tre punti (in precedenza in coabitazione con altre squadre). Il 31 marzo la Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni, scontò al Modena tre dei quattro punti di penalizzazione comminati in estate.
Il sorpasso dell'Empoli ai danni della capolista, avvenne alla 38ª giornata dopo aver vinto 3-1 a Catania e grazie al pareggio (il terzo di fila) del Genoa sul Cesena. Il turno seguente presentò subito la sfida al vertice tra empolesi e genoani che terminò in pareggio per 0-0 lasciando i toscani con un punto di vantaggio e quindi tutto immutato, ma ne approfittò il Torino che, terzo, battendo la Triestina si portò a -3 dal primo posto e a -2 dal secondo, diventati poi -5 e -4 in seguito al pareggio dei granata a Terni e alle concomitanti vittorie delle prime due, facendosi raggiungere anche dal Perugia. Così, il 5 giugno, ad un turno dalla fine (giocato alla domenica per via della concomitanza della partita di qualificazione ai Mondiali 2006 Norvegia-Italia), all'Empoli bastava un pari per centrare la promozione diretta in Serie A, indipendentemente dai risultati del Torino e del Perugia, grazie alla classifica avulsa favorevole ai toscani. Gli azzurri ottennero il punto necessario pareggiando 1-1 in casa nel derby toscano con l'Arezzo, mentre la seconda promozione diretta si decise al'ultima giornata.
Si arrivò così all'ultimo turno con ancora tre squadre in lizza per salire direttamente in A senza passare dai play-off, Genoa (73 punti), Torino e Perugia (71); con una vittoria il Genoa sarebbe stato matematicamente promosso. I rossoblu infatti vinsero per 3-2 in casa contro il Venezia già retrocesso e conquistarono la Serie A, vincendo anche il campionato grazie alla sconfitta dell'Empoli a Bari. Ai play-off andarono dunque il Torino (a pari punti con Empoli e Perugia, ma terzo classificato per classifica avulsa sfavorevole verso i toscani, ma favorevole verso gli umbri), il Perugia (quarto), il Treviso (quinto) e l'Ascoli (sesto).
Il Genoa, vincendo dunque il suo settimo campionato di Serie B, tornò in Serie A dopo 10 anni, ma successivamente, per un illecito sportivo venne declassata all'ultimo posto determinandone la retrocessione in C1. L'Empoli invece tornò in Serie A dopo solo 1 anno, classificandosi secondo a pari merito con Torino e Perugia, ma venendo premiato per miglior classifica avulsa verso queste due squadre.
Per i play-off, nelle due semifinali ebbero la meglio le due squadre meglio piazzate, Torino e Perugia, che con due vittorie volarono in finale. Le ultime due partite della stagione videro una vittoria in trasferta per parte (1-2 del Torino al Curi e 0-1 del Perugia al delle Alpi), e a fronte della parità nella differenza reti, si andò quindi ai tempi supplementari, nei quali il risultato rimase invariato premiando i granata per il miglior piazzamento in classifica a dispetto degli umbri. Il Torino tornò così in massima serie dopo 2 anni, anche se la gioia durò poco perché in estate il sodalizio granata fallì non potendo iscriversi dunque alla Serie A.
Tra le altre squadre, il Verona fu autore di un buon campionato, portandosi verso la metà del torneo in piena zona play-off e quasi a ridosso di quella di promozione, mentre il Modena, inizialmente partito male anche a causa della penalizzazione, si riscattò nella seconda metà del campionato entrando in zona play-off vedendo sfumare poi la possibilità di parteciparvi solo all'ultima giornata. L'AlbinoLeffe, sorprendentemente nelle prime posizioni ad inizio campionato, chiuse a metà classifica salvandosi agevolmente.
In coda, la retrocessione diretta interessò il Catanzaro (con cinque turni d'anticipo e dopo un solo anno di B, successivamente ripescato), il Venezia (con tre turni d'anticipo e dopo 14 anni tra A e B, successivamente fallito) e il Pescara (alla seconda retrocessione consecutiva dopo quella dello scorso campionato e successivamente ripescato per la seconda volta) che all'ultima giornata perse lo scontro diretto con la Triestina, consentendo a quest'ultima di giocarsi la salvezza ai play-out contro il Vicenza il quale perse lo scontro diretto con l'Arezzo all'ultima giornata consentendo ai toscani di salvarsi, mentre la contemporanea vittoria del Crotone consentì ai calabresi di salvarsi direttamente seppur con una penalizzazione di 3 punti sulle spalle.
I play-out dunque furono giocati in quanto il distacco tra quartultima e quintultima era solo di 1 punto e videro partecipare il Vicenza (18°) e la Triestina (19°). I vincitori furono gli alabardati che con due vittorie per 2-0 mantennero la categoria, mentre il Vicenza retrocesse in C1 dopo 12 anni. I veneti vennero poi ripescati.
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