Andamento del campionato
Se nel 1946 la Serie A ritrovò la sua tradizionale formula a girone unico, non fu così per la Serie B che, comprendendo società dalla minore capacità economica, risentiva ancora delle difficoltà di spostamento dovute alle devastazioni lasciate dalla guerra lungo la penisola. Per la divisione cadetta, dunque, si optò per un allargamento dei quadri, con addirittura 60 partecipanti suddivise in tre gironi, due del Nord e uno del Sud, garantendo una sola promozione in massima serie per ciascun raggruppamento. Le società furono reperite in primo luogo dal precedente campionato di Serie B-C Alta Italia, a cui si aggiunse il redivivo Varese, quindi dal quintetto delle reduci del campionato meridionale misto e, infine, promuovendo d'ufficio una nutrita schiera di sodalizi della Lega Sud di Serie C.
A vincere furono l'instancabile Pro Patria, la Lucchese Libertas e la Salernitana, alla sua prima promozione in A. Le regole per le retrocessioni furono alquanto complesse, volendo dare una formula più razionale al successivo torneo: si stabilì la discesa di quattro squadre per girone, ma i due raggruppamenti settentrionali avrebbero dovuto perderne una quinta ciascuno. Dalla relegazione, così come fu fatto per la Triestina in Serie A, fu però risparmiata la Pro Gorizia, sia per i problemi che le città di confine non erano ancora riuscite a risolvere al termine della guerra, sia per il timore che le società giuliane potessero iscriversi per protesta al campionato jugoslavo di calcio: proprio nell'autunno del 1947, in effetti, fu fondata appena oltreconfine la squadra del Gorizia (Gorica) avente i medesimi colori sociali della controparte italiana. Il posto lasciato libero dai triestini fu poi messo a disposizione di una squadra dell'Alta Italia dal Consiglio federale: fu così che l'Anconitana, battendo la Biellese in una gara secca, poté recuperare immediatamente sul campo la categoria perduta nella stagione regolare.
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