(segue) Contro la neutralità
(13 dicembre 1914)
[Inizio scritto]
Dite.— ed è questa
la ragione suprema dell'intervento — dite: è umano
è
civile
è socialista stare tranquillamente alla finestra
mentre il sangue corre a torrenti e dire: «io non mi muovo e
non m'importa di nulla?». La formula del «sacro egoismo»
escogitata dall'on. Salandra può essere accettata dalla classe
operaia? No
mille volte no. La legge della solidarietà non si
ferma alle competizioni d'indole economica
ma va oltre. Ieri era
bello e necessario versare l'obolo per i compagni in lotta: oggi i
popoli che lottano vi chiedono la solidarietà del sangue. Essi
la implorano. L'intervento abbrevierà la immane carneficina.
Sarà un vantaggio per tutti
anche per i tedeschi contro i
quali lotteremo.
Rifiuterete questa prova di
solidarietà? Ma con che faccia e con che cuore
o proletari
italiani
vi recherete domani all'estero? Non temete che i vostri
compagni di Germania vi respingano perché traditori della
Triplice; mentre quelli di Francia e del Belgio
indicandovi la terra
ancora tormentata dalle trincee e dalle tombe
additandovi orgogliosi
le macerie delle città distrutte
vi diranno: dov'eri tu e che
cosa facevi o proletario italiano
quando io mi battevo
disperatamente contro il militarismo austro-tedesco
per liberare
l'Europa dall'incubo dell'egemonia del Kaiser? Quel giorno voi non
saprete rispondere: quel giorno vi vergognerete di essere italiani;
quel giorno voi imprecherete ai preti e ai socialisti
complici
miserabili del militarismo tedesco! Ma sarà troppo tardi!
Riprendiamo la tradizione
italiana. Il popolo che vuole la guerra
la vuole senza indugio. Fra
due mesi potrebbe essere un atto di brigantaggio: oggi è una
guerra che si può e si deve combattere con coraggio e con
dignità.
Guerra e socialismo sono
incompatibili
presi i termini nel loro significato universale; ma
ogni epoca
ogni popolo ha le sue guerre. La vita è il
relativo; l'assoluto non esiste che nell'astrazione fredda e
infeconda. Chi tiene troppo alla sua pelle non andrà a
combattere nelle trincee
ma non lo troverete di certo nemmeno il
giorno della battaglia nelle strade. Chi si rifiuta oggi alla guerra
è un complice del Kaiser
è un puntello del trono
traballante di Francesco Giuseppe
è un socio dei forcaioli e
dei preti. Volete che la Germania ubbriacata da Bismarck
la Germania
meccanicizzata e americanizzata ritorni la Germania libera e
spregiudicata della prima metà del secolo scorso? Desiderate
la repubblica tedesca dal Reno alla Vistola? Vi sorride il pensiero
del Kaiser prigioniero relegato in qualche lontana isola dell'Oceano?
La Germania rinnoverà la sua anima soltanto colla sconfitta.
Golia sconfitta della Germania sboccierà la nuova vermiglia
primavera europea...
(segue...)
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