(segue) Guadagnare tempo
(23 ottobre 1917)
[Inizio scritto]
L'on. Boselli è condannato.
Non è questo il momento di tessergli l'elogio funebre. Lo
faremo quando sarà giunta la partecipazione ufficiale del
decesso. L'on. Boselli è arrivato ad una età che non
permette di portare il peso enorme di una nazione in guerra da tre
anni. Si comprende che l'on. Boselli abbia l'ambizione di voler
reggere la barca sino al giorno in cui si vedranno delinearsi
all'orizzonte i segni della vittoria
ma poiché l'orizzonte è
ancora buio
l'on. Boselli deve lasciare il timone a mani più
valide e pronte.
Questa guerra divoratrice spinge
avanti i giovani...
I presidenti «decorativi»
non sono più del nostro tempo. Ecco perché l'on.
Marcora non può sostituire l'on. Boselli. Il presidente della
camera ha ancora una discreta quantità di sangue garibaldino
nelle vene
ma non basta più a dargli la elasticità
necessaria
specialmente ora che la lotta si avvia alla fase più
aspra. Dimissionato l'on. Boselli
scartato l'on. Marcora
le
maggiori previsioni per la presidenza del consiglio stanno per l'on.
Orlando che continuerebbe a tenere il ministero degli interni. L'on.
Sonnino rimarrebbe naturalmente agli esteri. Esclusi i ministri senza
portafoglio
un portafoglio sarebbe attribuito all'on. Bissolati
il
quale deve restare. L'on. Nitti andrebbe al tesoro. Questa è
da quanto si avverte
la tetrarchia di base del nuovo ministero
nazionale.
Come dicemmo ieri
l'entrata
dell'on. Nitti nel ministero è il fatto più inquietante
della situazione
soprattutto per le forze estranee al mondo
parlamentare. Forze finanziarie e che hanno «varato» e
imposto la candidatura a ministrò del tesoro del deputato di
Muro Lucano. Ma noi siamo troppo «pragmatisti» per
fissarci in una opposizione a priori. Siamo pronti alle ostilità
ma prima di ricominciare attendiamo le dichiarazioni dell'on.
Orlando. Sapremo dall'on. Orlando che valore ha
agli effetti della
politica interna
l'entrata nel ministero di un altro elemento
proclive alla indulgenza e alla transazione... Sapremo dall'on.
Orlando se le misure prese da lui in questi ultimi tempi
rappresentano dei provvedimenti saltuari e semplicemente polizieschi
o rientrano in un piano di politica generale: nel piano di una
politica di guerra... Ma intanto
nell'attesa dell'«evento»
ministeriale
poniamo una nostra condizione pregiudiziale. Fra i
ministri di domani ci deve essere Leonida Bissolati. Quest'uomo è
una garanzia
e gli interventisti italiani non intendono a nessun
patto rinunciarvi.
(segue...)
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