(segue) Nefasto!
(10 giugno 1920)
[Inizio scritto]
Ma intanto l'immondo Cagoia
dandosi alla latitanza prima del tempo
ottiene questo duplice scopo:
primo: evita di cadere su una questione di politica estera; secondo:
fa il gioco dei suoi amici socialisti
i quali
per bocca dell'on.
Modigliani
menano vanto di avere accoppato il ministero e si
rinverginano la loro un po' scossa popolarità
apparendo alle
masse elettorali come i salvatori del pane proletario
nonché
quotidiano.
Bisogna insistere su questo
punto. Le vicende di questi ultimi mesi avevano di molto attenuato
gli entusiasmi delle masse per l'azione politica e parlamentare del
partito socialista ufficiale. Ci voleva un fatto clamoroso per
dimostrare che i socialisti — i Quindicimila — sono
sempre fieri campioni del diritto proletario e che al Parlamento non
ci sono andati soltanto per graziosamente triplicare la loro
indennità. Cagoia
col suo improvviso
idiota
assurdo
decreto-enigma sul pane ha voluto rendere un ultimo servizio ai
«suoi» cari socialisti.
A prescindere da questo aspetto
della situazione politica
quale vasto panorama di rovine si stende
dinnanzi ai nostri occhi e tutte accumulate dall'uomo nefasto
precipitato finalmente dal potere indegnamente tenuto per ben undici
mesi!
In Tripolitania e Cirenaica
malgrado certo Statuto concesso or non è molto agli arabi
siamo ridotti alla spiaggia. Gli albanesi ci ricompensano attaccando
Valona. Gli alleati ci fanno la forca e l'elemento tedesco nell'Alto
Adige tratta l'Italia dall'alto in basso. Quanto a Fiume e al resto
siamo sempre in... Alto Adriatico.
All'interno
situazione
enormemente peggiorata. Crisi
anzi abdicazione dell'autorità
statale; non un principio di soluzione ai problemi fondamentali
che
sono; il caro-viveri
la mancanza di case e lo svalutamento della
lira
invenzioni di complotti
dedizione a chi più gridava
opposizione agli elementi nazionali giunta sino al massacro
scandali
e ruberie in alto e in basso
aggravamento della crisi morale.
(segue...)
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