(segue) La politica interna alla Camera
(22 novembre 1924)
[Inizio scritto]

      Io credo che l'on. Orlando abbia visto in sintesi la questione, quando mi ha domandato: in che regime siamo? Io potrei rispondergli come egli chiedeva a me. Non domandatemi che cosa sia la libertà. In che regime eravamo fra il 1919 e il 1922? Era un regime parlamentare, o di anarchia parlamentare? Era un regime statale o un regime di gruppo? C'era una costituzione o non c'era invece una veste lacerata della costituzione? L'onorevole Orlando non deve domandarsi in quale regime siamo, nel momento in cui questa Camera è aperta, nel momento in cui io ho dichiarato di non fare più decreti-legge ed ho preso impegno solenne di portare tutte le questioni all'esame delle assemblee legislative. Mi deve domandare: Dove andiamo? Ebbene, on. Orlando, andiamo faticosamente verso un regime di normalità costituzionale. Ho detto: faticosamente. E nessuno può dire con maggiore coscienza di chi vi parla in questo istante poiché vivo tutte le fasi quotidiane di questo travaglio di assestamento e sono lieto di constatare che dal cataclisma rivoluzionario (poiché una rivoluzione ci fu evidentemente nell'ottobre 1922) siamo già alla fase che vorrei chiamare bradisismica. I movimenti continuano, ma sempre più lenti; tanto che si spera, si crede (ed io credo fermamente) che l'epoca dell'assestamento totale non sia lontana.
      La riforma della costituzione! I quindici non hanno un compito legislativo; hanno un compito di studio, sono degli esperti, sono uomini che hanno un alto senso di responsabilità nazionale e morale. Non sono degli improvvisati dell'ultima ora; sono uomini di dottrina e di vasta esperienza politica. Studiano certi determinati problemi che non potevano essere contemplati nello Statuto del 1848, che, come voi m'insegnate, non è che lo Statuto del 1830; lo Statuto che io rispetto altamente nel suo spirito, ma che non posso riconoscere intangibile, dal momento che è stato violato in quasi tutti i suoi articoli, tanto che uno studioso di diritto costituzionale ha pubblicato tutte le violazioni dello Statuto dal '48 in poi.

(segue...)