La politica interna al Senato
(5 dicembre 1924)


      Su lo stesso tema della politica interna, trattato alla Camera dei Deputati il 22 novembre 1924, S. E. il Capo del Governo parlò al Senato nella tornata del 5 dicembre 1924, replicando ad alcuni Senatori che, in sede di discussione del bilancio degli Interni, avevano colto questo pretesto per ripetere i vecchi luoghi comuni su la libertà democratica e discutere, non la sola politica interna, ma la politica generale del Governo. La replica del Duce costituisce non solo una risposta polemica ma un'analisi essenziale dei valori della rivoluzione fascista.

      Onorevoli Senatori!
      Sono forse costretto ad abusare della vostra benevola pazienza, poiché il mio discorso sarà necessariamente diffuso e dovrà condurre, per me e per voi, a conclusioni nettissime.
      Non si è discusso di politica interna nel senso ordinario della parola; si è presa in esame la politica generale del Governo. Ecco perché io mi sostituisco al mio collega ed amico Federzoni, al quale rimarrà qualche cosa da dire dopo il mio discorso.
      Per comprendere la situazione, per orientarci, è necessario porsi un primo quesito: quello che avvenne nell'ottobre 1922, fu una rivoluzione? I pareri sono discordi. Io ho molto meditato su questo argomento ed ho letto tutto ciò che su questo argomento è stato pubblicato su riviste, su giornali, in opuscoli ed in libri. Evidentemente il carattere dell'avvenimento non può essere giudicato secondo schemi universalistici. Tuttavia, se levare della gente in armi, occupare con violenza edilizi pubblici, marciare sulla Capitale, sostituirsi ad un Governo significa compiere un insieme di fatti insurrezionali, rivoluzionari, non v'è dubbio che nel 1922 vi fu una rivoluzione.

(segue...)