(segue) La politica interna al Senato
(5 dicembre 1924)
[Inizio scritto]
Ma vi siete reso conto
dell'estrema gravità della vostra proposta? Il Governo alla
Camera ha la sua maggioranza. Si è detto: la maggioranza si
sfalda. Non si sfalda; ha superato la sua prova del fuoco
brillantemente. I 315 voti raccolti in tema di politica estera sono
saliti a 340 in tema di politica interna. Saprò fra poco
l'opinione del Senato. Ora voi sentite che non è possibile in
questo momento un Governo centrista; e allora proponete un Governo
militare. È un salto, un'acrobazia, un assurdo. E lo dimostro.
O il Governo militare è un Governo di ordinaria
amministrazione, e allora si sciupa l'istituto e non si ottengono gli
obbiettivi. O è una dittatura, e allora la dittatura non dà
la pace al popolo italiano. Potrà costringerlo, questo popolo,
per sei mesi, per dodici mesi; ma dopo, le passioni lungamente
contenute riesploderebbero e saremmo da capo.
Non solo; ma si aprirebbe nella
storia del popolo italiano un capitolo che non deve essere scritto
mai, in nessun caso, perché i militari non possono essere
portati nella politica. L'Esercito non può parteggiare. Io
stesso lo impedii a Roma appena arrivato. Quando gli ufficiali della
guarnigione volevano venire all'Hotel Savoia ad applaudirmi, dissi:
«No, l'Esercito non deve fare politica. Esso ha il dovere di
obbedire».
E la procedura per arrivare al
Governo militare? La procedura è o il colpo di Stato o la
insurrezione della piazza. O è l'Esercito che prende
l'iniziativa di dare un Governo alla Nazione, o è la Corona,
la quale, consigliata di fare il colpo di Stato, si serve
dell'Esercito per disperdere la Camera che non le piace. Dopo
l'Aventino della varia opposizione ci sarebbe l'Aventino fascista; e
credo che potrebbe essere più imbarazzante.
L'on. Crispolti ha detto che
bisogna essere prudenti quando si parla della costituzione. Noi siamo
stati prudentissimi; non l'abbiamo ancora toccata: la toccheremo
quando introdurremo il voto amministrativo per le donne. Ma tra la
immobilità rigida, cadaverica, e la ginnastica delle
costituzioni americane, dove in quindici anni, come ho letto
recentemente in un libro, le costituzioni sono state modificate 565
volte, è necessario trovare il giusto mezzo. Già dissi
qui che nessuno vuole attentare ai muri maestri. Ma la Nazione si è
ingrandita, la Nazione è diventata potente, si sono creati
altri istituti, c'è tutto un movimento sindacale corporativo
economico, che se fosse introdotto nella costituzione allargherebbe
le basi dello Stato. Poiché io penso che lo Stato deve
estendere, allargare sempre più le basi della sua piramide
nelle vaste masse del popolo.
(segue...)
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