La nuova Roma
(31 dicembre 1925)


      Il 31 dicembre 1925, in Campidoglio, nella Sala degli Orazi e Curiazi veniva insediato il primo Governatore di Roma, Sen. Cremonesi. Con l'istituzione del Governatorato dell'Urbe il Duce dava l'avvio alla creazione di quella «grande Roma» - grande per il fascino dei nuovi scavi come per lo splendore e la venustà delle nuove costruzioni - che in brevissimo ordine d'anni è divenuta una compiuta realtà. In questa occasione - prima del giuramento prestato dal Sen. Cremonesi nelle mani di S. E. Federzoni, Ministro degli Interni - il Duce prospettò col presente discorso, al primo Governatore di Roma, la vastità e il valore civile e morale dell'alto compito affidatogli. Così il 1925 - iniziatosi fra le insidie parlamentari del 3 gennaio - si chiude in un'atmosfera altissima, disciplinata e serena, con questo discorso in cui il Duce, attraverso le linee precise d'un vasto programma pratico, riafferma l'ideale di Roma come uno dei caratteri essenziali della civiltà fascista.

      Governatore!
      Il discorso che ho l'onore e il piacere di rivolgervi sarà di stile, romano, intonato nella sua concisione alla solenne romanità di questa cerimonia.
      Rigorosamente esclusa ogni divagazione retorica, il mio discorso consisterà in un elogio per quanto avete fatto e in una precisa consegna per quanto ancora vi resta da fare.
      Ricordo che quando nell'aprile 1924 mi faceste l'onore supremo di accogliermi tra i cittadini di Roma, vi dissi che i problemi della capitale si dividevano in due grandi serie: i problemi della necessità e quelli della grandezza. Dopo tre anni di regio commissariato, nessun osservatore obiettivo può contestare che i problemi della necessità sono stati energicamente affrontati e in buona parte risolti. Roma ha già un aspetto diverso. Decine di quartieri sono sorti alla periferia della città che ha lanciato le sue avanguardie di case verso il monte salubre, verso il mare riconsacrato.

(segue...)