Per l'Istituto Centrale di Statistica
(15 luglio 1927)
Alla Statistica -
sussidio e indicatrice indispensabile delle Scienze economiche e
dell'attività del Governo in ogni sua branca - il Duce ha dato
sempre grande importanza. Per questo promosse la fondazione
dell'Istituto Centrale di Statistica, che celebrò in Roma, il
15 luglio 1927, il suo primo anniversario. In questa occasione, S. E.
il Capo del Governo pronunciò il seguente discorso:
Signori!
Ho voluto che fosse ricordato con
una certa solennità il primo annuale della creazione
dell'Istituto Centrale di Statistica, perché sono sempre più
convinto della bontà, dell'utilità,
dell'indispensabilità dell'Istituto stesso. Fra poco il vostro
Presidente, vi riferirà ampiamente sul lavoro compiuto in
questo breve periodo di tempo. La mole di questo lavoro è già
imponente. Si trattava, in primo luogo, di recuperare il tempo
perduto, di aggiornare tutte le pubblicazioni, di sistemare il
funzionamento interno dell'Istituto.
Ad un anno di distanza ci si può
domandare se l'Istituto è «sentito» dai cittadini,
se, insomma, è presente nella vita della Nazione. A questa
domanda rispondo in senso affermativo. L'Istituto ormai è
entrato di pieno diritto, non solo tra le organizzazioni ed enti
Officiali dello Stato, ma anche nella coscienza del pubblico.
Assistiamo ad un forte movimento d'interesse per le ricerche
statistiche, per tutto quanto la statistica può offrire alle
ulteriori elaborazioni degli studiosi ed alle applicazioni dei
pratici. Nelle grandi società moderne non si può
governare senza l'ausilio della statistica, né una impresa
privata, né lo Stato. Le cifre indicano la consistenza,
l'ampiezza, il carattere di un fenomeno, e quindi permettono di
comprenderlo e di fronteggiarlo.
(segue...)
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