(segue) Per la festa del Patto Lateranense
(12 dicembre 1930)
[Inizio scritto]
Aggiungo che la festa a poco a
poco era divenuta popolare, perché in essa confluivano due
elementi: il primo, l'elemento dirò così nazionale; il
secondo, l'elemento anticlericale. Venne la guerra. La guerra finì
con la Vittoria: venne il Fascismo, ed è stato il Fascismo che
ha cominciato a smobilitare il 20 Settembre. Il 20 Settembre, negli
ultimi tempi, era diventato una parata massonica, inutile e
malinconica. Certamente qualcuno lo ricorda, come tutti i cortei
democratici che si rispettano, con tube, grembiulini ed insegne. I
fascisti hanno sentito l'insincerità di questa cerimonia.
Tanto è vero che, a poco a poco, essa andò decadendo.
Fu prima soppresso, tra questi numeri, il telegramma rituale a S. M.
il Re, perché oramai appariva superfluo — dal momento
che non solo eravamo a Roma da 60 anni ma eravamo nel frattempo
giunti anche sul Brennero e sul Nevoso — che si dicesse, ogni
anno, che eravamo a Roma e che a Roma volevamo restare. Poi fu la
volta del manifesto del sindaco governatore, che era sempre il
medesimo. A un certo punto, anche il corteo non fu più
organizzato. Restavano le bandiere sui trams e alle finestre.
Ma intanto è venuto l'11
Febbraio. Ora io spero, credo, che gli italiani e i fascisti in
particolare modo, finiranno per realizzare l'importanza enorme
dell'11 Febbraio, quando non solo il Sovrano del '70 ci riconosce la
legittimità del possesso di Roma, ma questo accade per la
prima volta nella storia, talché la rinunzia è
definitiva, irrevocabile. Potrebbe essere revocata solo in un'ipotesi
che non si vuole nemmeno affacciare allo spirito, cioè che
l'Italia ritornasse a brandelli, calpestata dallo straniero!
Ma finché l'Italia resterà
un solo popolo e un solo cuore, Roma è dell'Italia, e l'Italia
è di Roma! Quindi portiamo l'accento sull'11 Febbraio, cioè
sull'avvenimento sull'atto che ci riconosce il legittimo pacifico
possesso di Roma, perché questo non era mai accaduto prima.
Ora, se si continuasse a festeggiare il 20 Settembre, noi saremmo
semplicemente illogici. Noi quindi festeggiamo la Vittoria e la pace,
la quale ha già dati i suoi risultati benefici.
(segue...)
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