(segue) La politica economica del Regime
(18 dicembre 1930)
[Inizio scritto]
Escluso, quindi, che si possano
mettere nuove tasse o inasprire le attuali, bisognava vedere
nell'interno del bilancio che cosa si potesse fare. E allora, dovendo
mettere delle truppe in movimento, come ogni buon generale, ho
cominciato da quelle che avevo sottomano, da quelle sulle quali
potevo contare e la cui disciplina era certamente sicura: parlo del
personale dello Stato e cioè degli impiegati e dei funzionari
delle diverse categorie.
Ma quanti sono questi dipendenti
dello Stato?
Io credo che anche buona parte di
voi, onorevoli senatori, non lo sappia di preciso. Certamente non lo
sanno i frettolosi lettori dei giornali. Facciamo una buona volta
questo conto. Al 1° luglio 1930 il personale della Magistratura e
delle Cancellerie si componeva di 8680 funzionari, più 619
avventizi: l'onorevole camerata Rocco mi dice che questa cifra è
inferiore a quella del 1861. Gli insegnanti, esclusi i maestri,
ammontavano a 12.303: più 1647 fuori ruolo. Gl'impiegati
civili, i veri impiegati, sapete quanti sono? Per una Nazione di 43
milioni di abitanti sono 50.000, più 6983 fuori ruolo. Dovete
ammettere che la cifra non è grossa. Gli ufficiali di tutte le
armi sono 23.676, con 3793 richiamati; i sottufficiali sono 55.000 e
141 i Carabinieri, e i militi sono 76.000, gli operai militari
28.930, quelli delle aziende industriali e delle altre
Amministrazioni 4848.
Continuiamo pure.
Nell'Amministrazione dei Monopoli dello Stato vi sono 2340 impiegati
e 25.639 operai; l'azienda autonoma della strada ha 234 impiegati,
278 avventizi e 5153 cantonieri.
Quanti saranno i militi della
strada? Un giorno un grande industriale disse di avere udito a Parigi
che il Regime fascista si permetteva il lusso di avere 6000 militi
della strada. I militi della strada sono 398 e debbono curare un
patrimonio stradale lungo 20.000 chilometri, che costa miliardi e al
quale abbiamo già dedicato parecchie centinaia di milioni.
Ognuno di voi potrà constatare che sono state eccellentemente
spese.
(segue...)
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