(segue) La politica economica del Regime
(18 dicembre 1930)
[Inizio scritto]

      Poste e telegrafi: impiegati di ruolo 27.632; a contratto 1266; avventizi 342. Quanti saranno i militi addetti al servizio postale in questa Italia che, a sentire taluni, sarebbe irretita dalla Milizia? Sono 282. Azienda di Stato per i servizi telefonici: abbiamo qui una cifra bassissima per il fatto che si è ceduto l'esercizio all'industria privata. Il personale a contratto è composto di 803 unità; gli avventizi sono 99. Ferrovie dello Stato: personale di ruolo 152.907; avventizi 2705; militi 5244. Questi militi hanno permesso all'Amministrazione Ferroviaria di ridurre il pagamento per danni e furti da 60 milioni a mezzo milione. Continuiamo. Non è finito. C'è il personale proveniente dal cessato regime austro-ungarico; 4296 unità. Poi c'è il personale in servizio in Colonia, ivi compreso il personale militare indigeno: 24.648. Totale generale 527.769 unità, che impongono una spesa di lire 6.384.581.358, a cui bisogna aggiungere le indennità varie, non comprese nella detta situazione, lire 235.280.908; stipendi e indennità ai maestri elementari: lire 840.000.000; assegni e indennità per ufficiali in congedo provvisorio, in aspettativa, riduzione di quadri e in posizione ausiliaria, lire 72.215.857; ricevitori e procaccia postali e portalettere rurali, lire 173.000.000. Complessivamente: spese per il personale in servizio lire 7.705.078.123.
      Non basta: pensioni, escluse quelle di guerra, agli ex dipendenti statali, esclusi i ferrovieri: lire 850.000.000; agli ex agenti ferroviari, lire 440.000.000; ai maestri elementari, lire 127.000.000. Spesa complessiva per pensioni: lire 1.417.000.000. Totale generale: lire 9.122.078.123.
      Queste cifre dimostrano, io credo, ad oculos, che bisognava cominciare da questo settore, anche perché vi è una ragione morale.
      Gl'impiegati dello Stato sono i primi ad essere interessati all'andamento dell'Amministrazione dello Stato e non devono considerarsi avulsi ed estranei alle sorti di essa. Non esiste tra essi e l'Amministrazione dello Stato una specie di contratto privato. Essi devono essere i primi a fare i necessari sacrifici, tanto più che dalla seguente tabella risulta come qualmente la loro condizione resti anche oggi nel rapporto da 1 a 4.

(segue...)