Discorso del XIII gennaio per lo Stato Corporativo
(12 gennaio 1934)


      La fase risolutiva, più radicalmente innovatrice, della politica corporativa del Fascismo si era iniziata con il discorso pronunziato dal Duce all'assemblea generale del Consiglio Nazionale delle Corporazioni, il 14 novembre 1933-XII. Al principio dell'anno seguente S. E. il Capo del Governo integrava il precedente il discorso con il presente, pronunciato al Senato del Regno nella tornata del 13 gennaio 1934-XII. Questi due discorsi si completano in una visione organica che determina la genesi, l'essenza e i lineamenti dello Stato Corporativo e i suoi rapporti con le attività produttrici, di fronte al problema della distribuzione della ricchezza. Essi costituiscono una base fondamentale da cui derivano i successivi sviluppi: chiunque voglia avere chiara e sicura notizia del Corporativismo fascista deve prendere le mosse — oltre che dalla Carta del Lavoro — dai due discorsi del 14 novembre 1933-XII e del 13 gennaio 1934-XII.

      Onorevoli Senatori!
      Se effettivamente la materia non fosse inesauribile, io avrei rinunziato volentieri alla parola, anche perché la legge che è sottoposta ai vostri suffragi ha avuto una elaborazione lenta e profonda: non nasce d'improvviso. I suoi precedenti possono essere ritrovati in quella che si potrebbe chiamare la protostoria del Regime: la prima adunata dei Fasci di Combattimento tenutasi a Milano 15 anni or sono. Dopo la Marcia su Roma i primi tentativi corporativi furono l'incontro di Palazzo Chigi ed il patto di Palazzo Vidoni.
      Viene poi la Legge 3 aprile 1926 seguita dal Regolamento del 1° luglio 1926, la Carta del Lavoro del 21 aprile 1927. La prima Legge sulle Corporazioni è del marzo 1930.
      Questa Legge primieramente è stata esaminata dal Comitato Corporativo Centrale, poi è stata discussa nel Consiglio Nazionale delle Corporazioni, ha avuto il suo crisma in lunghe e dettagliate discussioni del Gran Consiglio; è stata riveduta dal Consiglio dei Ministri, è stata presentata a voi con una relazione del Ministero delle Corporazioni. Vi si è aggiunta una relazione quadrata nella sostanza e fervida di fede del vostro relatore camerata e Quadrunviro De Vecchi.

(segue...)