(segue) Ai capi della «British Legion» in visita di omaggio
(15 aprile 1937)
[Inizio scritto]


      Vi ringrazio molto sinceramente dei sentimenti che, da parte della Legione britannica, avete così cordialmente espressi e che io pienamente ricambio.
      Voi siete benvenuti in Roma ed io sono particolarmente felice e fiero di salutare i soldati che hanno servito il loro Paese in guerra ed hanno offerto alla loro Nazione ciò che noi consideriamo il più nobile sacrificio ed il più alto esempio di civico dovere.
      La nuova Italia che vi ha accolti è in gran parte creazione dei nostri combattenti, i quali divisero con voi i sacrifici e la gloria della Grande Guerra e hanno portato nella vita civile quello spirito di illimitata devozione al Paese, che è stato ed è il vero duraturo fondamento di ogni Stato e di ogni civiltà.
      Sono sicuro che voi comprenderete questo spirito dell'Italia fascista meglio di chiunque altro, e che la vostra visita gioverà a promuovere una migliore comprensione tra le Nazioni britannica e italiana.
      A voi il mio benvenuto ed i miei migliori auguri di vecchio camerata.