(segue) Storia e luoghi comuni
(4 giugno 1937)
[Inizio scritto]

      Non vogliamo insistere in questi particolari che devono essere specialmente dolorosi per dei patrioti di sicura fede come sono i giornalisti dell'Action Française. Ai quali, però, sarà mandata copia di questo giornale nella speranza che si prenda lealmente atto una volta per sempre che i soldati italiani quando siano ben comandati e bene armati non sono inferiori a nessun altro soldato del mondo. Questa era anche l'opinione di Napoleone che in siffatte materie aveva — bisogna riconoscerlo —... una certa tal qual competenza. Del resto l'Esercito italiano si è battuto contro l'Esercito austroungarico e nessuno vorrà contestare le brillanti qualità militari dei magiari e degli austriaci, che sono di razza tedesca. Recentemente ha distrutto le armate abissine che pure molti francesi, e non soltanto francesi, ritenevano invincibili o vincibili solo in venti anni di guerra. Mettere, dopo queste prove, anche soltanto in dubbio il valore del soldato italiano, significa ingiuriare sanguinosamente l'intera Nazione.
      Un giorno sarà levato il velario su quel che succede in Spagna. Il mondo vedrà allora — nella maniera più luminosa — che i legionari del Fascismo hanno scritto in terra iberica una nuova pagina di storia e di gloria.