Alle donne fasciste
(20 giugno 1937)
Per
l'inaugurazione della Mostra delle Colonie estive e dell'Assistenza,
il 20 giugno 1937-XV, sessantamila donne fasciste convengono a Roma.
È un'adunata senza precedenti nella storia; per la prima volta
e per merito del Fascismo, la donna s'inquadra nella vita sociale al
suo giusto posto di sposa, di madre e di educatrice. Ed è
perciò chiamata ad assistere alla inaugurazione di questa
Mostra, unica al mondo, delle Colonie estive e dell'Assistenza
all'infanzia. Il Duce rivolge alle donne fasciste il seguente
discorso:
Donne fasciste!
Questa d'oggi, 20 giugno dell'anno
XV dell'Era fascista, è la vostra grande giornata. Voi siete
oggi, in questa Roma tornata nuovamente imperiale, le protagoniste di
un evento politico. Per lo stile, per la sua vastità e
soprattutto per il vostro ardore, questa adunata non ha precedenti
nella storia del mondo.
Se venire da tutte le provincie
d'Italia a Roma e in questa piazza Venezia che è il cuore di
Roma può costituire per voi un premio, io desidero di dirvi
subito che voi lo avete perfettamente meritato.
Ed è giusto che il Partito
vi abbia fatto l'alto onore di inaugurare la Mostra del Circo
Massimo, la quale documenta quanto ha fatto e quanto fa il Regime
fascista per tutelare la salute morale e fisica delle giovani
generazioni del popolo italiano.
Come donne italiane e fasciste voi
avete dei particolari doveri da compiere: voi dovete essere le
custodi dei focolari, (la folla grida con una sola voce: «Sì!
Sì!»), voi dovete dare con la vostra vigilante
attenzione, col vostro indefettibile amore, la prima impronta alla
prole che noi desideriamo numerosa e gagliarda.
(La moltitudine grida ancora
appassionatamente: «Sì! Sì!»).
(segue...)
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