Per l'autarchia nell'Agricoltura
(18 dicembre 1937)


      Il 18 dicembre 1937-XVI il Duce riceve le due giunte esecutive delle Confederazioni degli agricoltori e dei lavoratori dell'agricoltura, i cui rispettivi Presidenti, come il 18 novembre quelli dell'industria, presentano al Capo la mozione votata dall'adunata dei rurali; anche questa mozione ha per oggetto l'autarchia.

      Ai presenti il Duce ricorda che, opportunamente, i rurali hanno dedicato all'autarchia la data veramente nazionale che ricorda la giornata dell'offerta delle fedi un mese appena dopo l'applicazione delle sanzioni.
      Data memorabile che i rurali, gente di fede e di volontà, non dimenticheranno. Essi muoveranno i loro imponenti battaglioni nella grande azione autarchica, intesa a rendere sempre più produttiva ogni zolla di terra italiana per dare alla Patria quanto le occorre per le necessità della sua alimentazione e le esigenze delle sue industrie.
      L'azione del Regime mirerà a stabilizzare la giusta remunerazione di ogni fatica rurale, anche perché ciò varrà a fissare maggiormente alla terra i conduttori e i lavoratori accomunati dalla solidarietà dei loro sforzi e ad evitare i danni molteplici dell'urbanesimo.
      Il Duce si è dichiarato fermamente sicuro che la totalità dei rurali non mancherà di raggiungere nella vasta battaglia dell'autarchia tutti gli obbiettivi.