Per il XIX Annuale della Fondazione dei Fasci
(23 marzo 1938)
Il 23 marzo
1938-XVI l'Italia celebra il XIX annuale della fondazione dei Fasci.
Il Ministro
segretario del Partito indirizza al Duce il seguente messaggio:
Duce,
«Diciannove
anni sono trascorsi dalla storica adunata di Piazza San Sepolcro,
nella quale Voi agitaste la fiaccola di quel movimento
rivoluzionario, che fin dal suo sorgere, considerò l'Impero
come la meta più alta e più ambita. «In questi
diciannove anni di lotte e di vittorie, il Partito ha potenziato i
suoi ranghi, ha affinato la sua struttura, ha dilatato la sua azione,
mantenendo intatto lo spirito intrepido e battagliero della vigilia.
Ferrea Milizia, che in Voi, Duce, vede l'interprete e l'artefice dei
destini della Patria.
«Di questa
certezza, il popolo italiano, entro i confini e fuori, vi ha dato e
vi dà ogni giorno solenne testimonianza, con l'entusiasmo
delle sue adunate, col suo fervore costruttivo, con la totalitaria
partecipazione alla lotta per il conseguimento degli obiettivi da Voi
segnati sul terreno demografico e su quello dell'autarchia economica,
con l'impeto volontaristico e travolgente dei suoi legionari.
«Oggi, Duce,
Voi avete affidato al Partito una nuova e più ampia consegna:
Quella della preparazione totalitaria della gioventù. Il
Partito vi assicura che le nuove generazioni, sacre primavere della
razza, saranno degne dell'alto compito loro affidato di continuare la
Rivoluzione. «Esse saranno come Voi le volete: Volontà
dura, cuori di acciaio, legioni quadrate marcianti al passo di Roma,
agli ordini vostri, Duce.»
(segue...)
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