Risposta al Sultano del Gimma
(8 aprile 1938)
La mattina dell'8
aprile 1938-XVI il Duce ricevi, nel Salone delle Battaglie, di
Palazzo Venezia, il Sultano Abba Giobir Abba Dula, Balabbat del
Gimma, il quale pronuncia un indirizzo di devozione.
Il Duce risponde prendendo atto
dei sentimenti manifestatigli dal Sultano del Gimma, soggiungendo che
l'Italia fascista guarda con simpatia ai suoi sudditi fedeli, che
dalia nostra civiltà trarranno sempre maggiori benefici.
Assicura che le popolazioni islamiche dell'Abissinia avranno
garantita la libertà del loro culto.
Elogia il Sultano per la sua
antica fedeltà aggiungendo che Roma è forte, ma giusta;
e, mentre punisce i trasgressori delle sue leggi, premia coloro che
sono stati fedeli.
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