Ai 3600 insegnanti medi del Corso di Educazione Fisica
(11 agosto 1938)


      Ancora nello stesso giorno 11 agosto, rientrato a Roma, il Duce, nello Stadio dei Cipressi, passa in rivista i 3600 insegnanti medi che hanno partecipato al Corso nazionale di educazione fisica della G.I.L. Dopo il saluto alla voce, ordinato dal Segretario del Partito, il Duce, rivolto agli insegnanti, pronuncia brevi parole.

      Egli dice che il grido che dai loro cuori prorompe trova nel suo una eco immediata e profonda; che segue la loro attività con simpatia schietta e continua; che conosce la loro vita; che apprezza il loro alto sentimento del dovere, il loro spirito di sacrificio, il loro indefettibile patriottismo. E conclude affermando vibratamente che il Regime conta sugli insegnanti per la preparazione di quegli italiani che non solo dovranno conservare l'Impero, ma potenziarlo.