(segue) A Carbonia
(18 dicembre 1938)
[Inizio scritto]

      Sotto lo stimolo dell'autarchia, questa vecchia, fedelissima e per troppo tempo dimenticata terra di Sardegna rivela i suoi tesori. Ma il più prezioso fra tutti è costituito dal suo popolo di tenaci lavoratori e di combattenti intrepidi, che hanno scritto col sangue pagine gloriose e indimenticabili nella storia d'Italia.
      È sommamente significativo che l'inaugurazione di Carbonia coincida col terzo annuale della «Giornata della Fede»: giornata in cui le donne italiane, ardenti di patriottismo, emulando quelle di Roma antica, risposero all'universale, obbrobrioso assedio societario, facendo spontanea offerta dei loro anelli nuziali! Quando un popolo è capace di simili esempi, può guardare fermamente negli occhi chiunque e dovunque.
      Camerati ingegneri, tecnici, lavoratori! Per quello che avete fatto e per quello che farete, io pongo voi tutti e l'opera vostra solennemente all'ordine del giorno della Nazione.